L’annuncio di una mamma su Facebook: “Cerco malato di morbillo che contagi mia figlia”
"AAA cercasi morbillo". E' il titolo dato a un discutibilissimo post apparso su Facebook e pubblicato in svariati gruppi del social network. "Non è una bufala", ha spiegato l'autrice del post, Debora Guidi da Forlì, che nelle righe successive motivato il perché di questa ricerca di un ‘untore’: "È l’unica malattia esantematica per cui non si è autoimmunizzata mia figlia. Cerco un contagiato per tentare di contrarre il virus". Come se non bastasse la donna offre persino una ricompensa all'untore: "Frutta e verdura di stagione o altri beni materiali da concordare". Il post che ha scatenato molte reazioni, soprattutto avverse, tanto da essere stato bannato dai gruppi dove era comparso. "Si trattava una palese provocazione – ha spiegato solo in seguito la signora Guidi – proprio per denunciare questo clima da linciaggio che si è andato a creare".
Quale sia il motivo reale che ha spinto la donna a pubblicare l'annuncio di "ricerca morbillo" è ignoto a tutti. Nel frattempo, però, il Bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità sul morbillo rivela che sono in continuo aumento i casi della malattia malattia esantematica. Nell’ultima settimana – ovvero quella dal 24 al 30 luglio – i nuovi casi sono stati 159, portando il totale (provvisorio) del 2017 a 4.001 casi, tre dei quali hanno causato la morte del paziente. La stragrande maggioranza delle persone che hanno contratto il virus non era vaccinata (l’89%), contro il 6% di coloro che invece erano state vaccinate con la prima dose – gli esperti ricordano che avere una copertura ottimale è necessario ricevere il richiamo del vaccino. La regione più colpita è stata il Lazio con 1.333 casi, di cui 63 registrati nell’ultima settimana.