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L’annuncio del fondatore di Wow Air: “Pagheremo i nostri passeggeri per volare”

Il numero uno della compagnia low-cost islandese ha spiegato che ormai guadagnano di più dalle commissioni su hotel e auto a noleggio che con i biglietti. In futuro Wow Air potrebbe quindi offrire posti gratuiti o persino compensare i clienti più fedeli.
A cura di Susanna Picone
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Una compagnia aerea ha fatto sapere che in futuro potrebbe arrivare a pagare il cliente intenzionato a volare con loro. Si tratta della compagnia low cost Wow Air, islandese nata nel 2012, e l’annuncio è arrivato da parte del suo numero uno, Skuli Mogesen. “Ormai tra breve faremo più soldi grazie alle commissioni degli autonoleggi e degli alberghi con cui collaboriamo – ha spiegato il Ceo della compagnia islandese -. Dunque in futuro non solo ci sarà la possibilità di distribuire biglietti gratis, ma addirittura di premiare i clienti più fedeli pagandoli per imbarcarsi con noi”. Insomma, in un futuro non lontano per il Ceo di Wow Air ad aprire il portafoglio per pagare il biglietto non dovrebbe più essere il passeggero ma proprio la compagnia. Secondo Mogensen, si arriverà al punto in cui il fatto che il passeggero sia su un volo sarà più importante del fatto che abbia comprato il biglietto. Nei progetti della compagnia ci sarebbe anche quello di premiare i clienti che condividono foto e racconti del loro viaggio sui social.

Prima di Wow Air già Ryanair aveva parlato di voli gratis tra qualche anno

Per il momento, le dichiarazioni di Mogesen sembrano abbastanza fantasiose ma in realtà il numero uno di Wow Air non è il primo a ipotizzare l’idea di voli, se non pagati dalla compagnia, almeno gratis. Ne aveva parlato già tempo fa Micheal O’ Leary, numero uno di un’altra nota compagnia low-cost, Ryanair. “Ho questa visione che fra 5 o 10 anni non si pagherà niente per viaggiare con la RyanAir”, ha detto O’ Leary lo scorso novembre sostenendo che invece di guadagnare con i biglietti  la Ryanair farebbe i suoi profitti raggiungendo accordi con ristoranti, caffè e negozi degli aeroporti. “Siamo noi che portiamo i clienti agli esercenti degli aeroporti. E gli aeroporti sono ormai diventati come dei centri commerciali. Per cui penso che in futuro una proposta del genere possa avere un senso. Forse non la accetteranno subito tutti gli aeroporti o tutte le compagnie aeree. Ma la nostra e alcuni degli aeroporti più piccoli di cui ci serviamo possono trovarla di mutuo interesse”, ha spiegato.

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