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Karl Marx torna di moda: per gli studenti inglesi il vero pericolo è il capitalismo

Nel rapporto della società ComRes, il 24% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni guarda al libero mercato con seria preoccupazione, mentre solo il 9% sarebbe invece preoccupato per l’instaurazione di un sistema di stampo comunista. Gli storici denunciano il pericolo di considerare il marxismo come un fenomeno vintage.
A cura di Redazione Cultura
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Il marxismo sta attirando i millenial. È quanto emerge dallo studio realizzato dalla società ComRes presso gli studenti universitari inglesi. Da cui emerge chiara la tendenza secondo cui, per i giovani presi in esame, il vero pericolo è il capitalismo. Al contrario, tra i 25 e i 34, solo il 6% del campione interpellato classifica il comunismo tra i sistemi politico-economici più pericolosi. I numeri suonano insoliti, ma esprimono con chiarezza il quadro, colpa forse della crisi economica e di un futuro che, in Occidente, si preannuncia non molto favorevole per i giovani.

Ben oltre il 24% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni, infatti, guarda al libero mercato con seria preoccupazione, criticandone gli effetti sull’economia reale dei Paesi occidentali, mentre solo il 9% sarebbe angosciato per l’instaurazione di un sistema di stampo comunista. Al contrario, la ricerca dimostra che quanti ricordano l'epoca dell'Urss sono invece molto preoccupati da un possibile ritorno del comunismo. Fiona Lali, presidente della Società Marxista presso la Scuola di Orientalistica e Studi Africani dell’università di Londra, in un’intervista ripresa dal quotidiano britannico Times, ha riportato i risultati di una ricerca, che dimostra come i giovani inglesi considerino il capitalismo una minaccia peggiore del regime comunista:

I giovani stanno perdendo fiducia nel sistema capitalistico. Siamo la prima generazione che ha un tenore di vita peggiore dei propri genitori. Io, con i miei stipendi e con il costo della vita, ad esempio, non so quando possiederò la casa in cui abito.

La Federazione Studentesca Marxista inglese ha dichiarato che lo scorso anno più di 3 mila studenti si sono iscritti alla Società in 32 università. Le riunioni settimanali o quindicinali si svolgono in 25 campus. Chi, invece, non sembra vedere di buon occhio il ritorno del pensiero marxista tra i giovani, sono gli storici che studiano il fenomeno e che cercano di evidenziare in generale il pericolo nascosto da un approccio di relativismo storico che tratta il marxismo come un fenomeno vintage e citano il caso di uno studente della Marxist Society, il quale ha dichiarato alla Bbc che "il comunismo ha fallito nell’Urss solo perché non ha avuto la possibilità di svilupparsi".

A poco valgono le critiche di chi ricorda che milioni di persone sono morte nei gulag: dai dati recentemente usciti dall’archivio del Kgb, risulterebbe che i gulag hanno avuto circa 29 milioni di ospiti, di cui 13 milioni sono deceduti. Secondo gli ultimi calcoli russi, inoltre, le vittime del comunismo nella sola ex Unione Sovietica sarebbero circa 75 milioni.

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