Kamikaze in Afghanistan, uccisi sei soldati americani
Un attacco suicida avvenuto vicino alla base aerea Usa di Bagram, in Afghanistan, è costato la vita a sei militari della Nato. L’attentato, compiuto da un kamikaze a bordo di una motocicletta, è avvenuto ieri mattina nei pressi della base che dista circa 50 chilometri dalla capitale Kabul. I militari rimasti uccisi nell'assalto, rivendicato dai Talebani, erano tutti americani. Lo riferisce un portavoce dell’Alleanza. Tre inoltre i feriti, di cui due americani e un interprete. La pattuglia di soldati americani stava incontrando un leader afghano locale al momento dell'attacco. Nella rivendicazione il portavoce degli insorti ha raccontato che un kamikaze in motocicletta ha puntato un gruppo di militari Nato e afghani che rientravano alla base. L’uomo si è accostato ai militari e si è fatto esplodere uccidendo se stesso e gli americani.
“Attacco codardo” – Gli Stati Uniti condannano “l’attacco codardo” che ha ucciso sei soldati americani in Afghanistan, ha poi commentato la Casa Bianca ribadendo l'impegno a sostenere il popolo e il governo del Paese: “Continueremo a lavorare insieme per promuovere la pace e la stabilità e non ci fermeremo nella nostra missione di combattere il terrorismo che c'è nell'area”.
Pioggia di razzi – Dopo l’attentato suicida almeno tre razzi hanno colpito in serata il centro della capitale Kabul. La tv afghana Tolo ha citato fonti governative che confermano che almeno un razzo ha raggiunto la zona di piazza Zanbaq, nei pressi di un checkpoint della polizia afghana, nella zona del palazzo presidenziale, delle sedi del ministero degli Esteri e delle ambasciate. Un altro razzo avrebbe poi raggiunto un compound che ospita uffici governativi vicino al ministero delle Miniere. Infine un terzo razzo, riferisce sempre l'emittente, sarebbe caduto nei pressi del palazzo presidenziale.
