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Ius soli, Gentiloni: “Atto di civiltà”. Grillo dice no: “Basta Buonismo”

Il Premier ha esortato il Parlamento a votare presto la legge sulla cittadinanza con lo Ius Soli, ma Grillo ha ribadito il No del M5S: “È solo un pastrocchio”
A cura di Antonio Palma
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"È arrivato il tempo di poter considerare a tutti gli effetti questi bambini come cittadini italiani. Glielo dobbiamo, è un atto doveroso e di civiltà. Mi auguro che il Parlamento lo faccia presto", così il Premier Paolo Gentiloni oggi ha esortato le Camere a procedere lungo la strada dell'approvazione di una legge che introduca in Italia lo Ius Soli come meccanismo per avere cittadinanza. "Non riguarda solo il diritto di questi bambini, ma interessa anche la nostra sicurezza: la via contro la radicalizzazione non è la costruzione di muri, ma quella del dialogo" ha aggiunto i Presidente del Consiglio ospite a Bologna della Repubblica delle idee .

"A chi guarda con diffidenza a questa decisione voglio dire che diventando cittadino italiano acquisisci diritti, ma anche doveri. Stiamo parlando della possibilità di consentire a questi bambini non solo di sentirsi italiani ma di essere italiani, parlare la lingua, rispettare le nostre leggi" ha proseguito Gentiloni, sottolineando: "Non bisogna lasciare nessuno spazio all'idea che con questa decisione noi sottovalutiamo l'importanza della nostra cultura, della nostra identità. L'Italia è un fatto importantissimo, ma proprio per questo abbiamo la forza di aprirci e estendere la cittadinanza a tanti bambini che ne hanno diritto".

"L'esperienza di questi anni ci dice che per contenere i pericoli e prosciugare l'acqua attorno a quelli che si radicalizzano la strada non è l'esclusione, la contrapposizione, la rottura, la strada dei muri che si alzano, la strada è quella del dialogo e dell'inclusione" ha ricordato infine il Premier, concludendo: "La cittadinanza a questi bambini è un pezzo della nostra sicurezza e per questo che dobbiamo procedere e concedere questo diritto a chi se lo merita in modo così evidente".

Beppe Grillo: "Su Ius Soli pastrocchio invotabile"

Contro lo Ius soli però si è schierato apertamente il leader del  Movimento Cinque Stelle , Beppe Grillo, che attraverso il suo blog ha rigettato apertamente la proposta di legge approvata alla Camera nel settembre 2015 e ora in discussione al Senato. Il ddl sullo ius soli è un "pastrocchio invotabile" ha scritto Grillo,  ribadendo anche che il M5S non lo voterà, di fatto dando uno stop al provvedimento visto che a Palazzo Madama l'astensione equivale ad un voto contrario.

"Sullo ius soli il MoVimento 5 Stelle si è astenuto alla Camera e come annunciato altrettanto farà, con coerenza, al Senato. Trattasi non di legge, ma di pastrocchio invotabile" ha sottolineato il garante pentastellato sul blog. Secondo Grillo, infatti, è "vergognoso tenere il Parlamento in stallo per discutere di provvedimenti senza capo né coda, mentre non si fa nulla per dare una mano alle famiglie italiane che si trovano in grande difficoltà economica".

"Quello dell'immigrazione è un problema serio e sentito da tutti gli italiani. Non parlarne e lasciare tutto come è, blaterando di xenofobia e populismo, conviene soltanto ai partiti che con le cooperative dell'immigrazione ci hanno lucrato per anni" ha attaccato poi Grillo, concludendo: "La patina di buonismo sotto cui è nascosto questo business deve essere cancellata. L'immigrazione deve essere gestita, le leggi devono essere rispettate, chi sbaglia paga. È buon senso. Chi è contrario non è di sinistra, è uno stupido o ci guadagna.

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