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Israele, viceministro: “Terremoto? Punizione divina per astensione Italia su voto Unesco”

Ad affermarlo, secondo il sito d’informazione Ynet, è stato Ayoob Kara, viceministro alla cooperazione regionale israeliano, che si trovava a Roma durante il sisma che ha colpito Umbria e Marche per provare a mediare dopo la decisione dell’Italia di astenersi che riconoscere la Spianata delle Moschee come luogo sacro dei soli musulmani.
A cura di Biagio Chiariello
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E' una polemica che travalica i confini nazionale quella legate alle dichiarazioni del viceministro della Cooperazione regionale israeliano, Ayoub Kara, secondo cui il terremoto che ha colpito nuovamente il Centro Italia “è avvenuto per punizione divina” a causa “dell'astensione italiana all'Unesco” nel controverso voto sulla Città Vecchia di Gerusalemme.  Parole, secondo il sito d’informazione Ynet, attribuite al membro della Knesset, 61enne esponente del Likud, che proprio nei drammatici momenti del sisma era a Roma alla guida di una delegazione israeliana inviata in Vaticano per chiedere appoggio contro la risoluzione approvata dall’Unesco sui Luoghi Santi del Medio Oriente, sui cui il nostro Paese si era appunto astenuto (con tanto di critiche del premier Matteo Renzi che l’aveva definita “inaccettabile”). "Passare attraverso un terremoto non è stata la più piacevole delle esperienze, ma abbiamo avuto fiducia che la Santa Sede ci avrebbe tenuto al riparo. Sono certo che il terremoto – ha aggiunto, citato da Ynet – sia avvenuto a causa della decisione Unesco che il Papa ha fortemente disapprovato. Ha anche detto che la Terrasanta è legata alla Nazione di Israele".

Immediata la reazione del'ambasciata israeliana a Roma che ha preso le distanze dalle parole di Kara: "Le dichiarazioni attribuite al vice ministro Kara non rappresentano assolutamente la posizione dello Stato di Israele e del ministero degli Esteri. Ci sarà un controllo sulla vicenda. Israele ha massima considerazione delle sue importanti e amichevoli relazioni con l'Italia ed è vicino al governo e al popolo italiano per i tragici terremoti". Commenti anche dal mondo politico: "Fossero confermate le parole che riferisce il sito israeliano Ynet su quanto detto dal vice ministro israeliano – afferma dalla maggioranza Emanuele Fiano del Pd – Netanyahu dovrebbe chiedere le sue dimissioni immediate per indegnità e chiedere scusa agli italiani tutti. Se vere, sono parole vergognose e inaccettabili".

"Condanniamo le parole del viceministro Ayoub Kara. Sono inappropriate e non dovevano essere pronunciate. Il viceministro si e' scusato per questo e ci associamo a queste scuse". Lo ha detto il portavoce del ministero degli affari esteri israeliano Emmanuel Nahshon, durante lo shabbat. La questione sarà affrontata anche dal premier Benyamin Netanyahu direttamente con Kara."Quelle parole – ha spiegato ancora Nahshon – "non riflettono la forza delle relazioni tra Israele e l'Italia, così come quelle tra le nazioni e i governi dei due paesi".

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