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“Io, sposa di un combattente Isis, picchiata e violentata da mio marito”

La donna è stata costretta a vivere a lungo in Siria e lì ha subito continui abusi e violenze dal marito.
A cura di D. F.
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Una vacanza in Marocco, con la speranza di riuscire a staccare per un po' dal caos delle grandi città statunitensi e la possibilità, in futuro, di trasferirsi per qualche anno ad Hong Kong insieme al marito. Invece quella vacanza si sarebbe trasformata in dramma: era il 2014 e suo marito Moussa Elhassani, dopo aver raggiunto la Turchia insieme alla figlia di sette anni avrebbe varcato il confine con la Siria, entrando nel paese da tre anni afflitto dalla guerra. A quel punto Samantha Sally ha dovuto prendere la decisione più importante della sua vita: rimanere in Turchia, e salvare sicuramente la propria vita perdendo il marito e la figlia, oppure seguire Moussa e diventare certamente la "sposa" di un combattente dello Stato Islamico.

La decisione di Samantha fu quella di seguire il marito, piombando però in un incubo infinito: sarebbe infatti stata rinchiusa in una stanza di hotel al confine con il territorio curdo, impossibilitata a uscire senza il permesso del marito e ripetutamente picchiata e stuprata: "Prima di arrivare in Siria Moussa era la persona più dolce sulla faccia della terra. Era premuroso e attento con me, non mi faceva mancare nulla. Una volta arruolato nell'Isis si è trasformato: mi ha tenuta chiusa in una stanza, mi ha picchiata e violentata".

Non è però tutto: la donna è stata costretta a tollerare anche la visione di decine e decine di abusi sessuali. Stupri compiuti davanti ai suoi occhi. Oggi la donna è in attesa di poter tornare negli Stati Uniti.

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