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Invita 4 amici a vendemmiare: agricoltore multato di 20mila euro

Un pensionato piemontese è stato multato di 20mila euro dagli ispettori del lavoro: aveva invitato quattro amici a vendemmiare un solo ettaro di vigneto.
A cura di Davide Falcioni
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Voleva essere una giornata di festa all'insegna della vendemmia e dell'amicizia, come nella più autentica tradizione contadina, invece quella di ieri si è trasformata per un pensionato piemontese di Castellinaldo d'Alba (Cuneo) – terra di vigneti pregiati – in un incubo: l'uomo infatti dovrà pagare una multa da 20mila euro. La sua colpa? Aver invitato quattro suoi carissimi amici a vendemmiare nella sua proprietà, poco più di un ettaro di vigneti di nebbiolo e barbera. Sfortunatamente però il pensionato è stato raggiunto da una visita dell'ispettorato del lavoro che gli ha rovinato una giornata altrimenti festosa: 3900 euro di sanzione per ciascuno dei presenti. I funzionari non hanno voluto ascoltare le motivazioni dell'anziano, che ha spiegato come fosse tradizione aiutarsi tra amici nei lavori in agricoltura e come quella molta avrebbe reso vani anni di lavoro.

I vigneti appartengono alla famiglia del pensionato da oltre 70 anni e da sempre il giorno della vendemmia è anche e soprattutto un giorno di festa: si invitano parenti e amici, si raccoglie l'uva poi si pranza insieme in un clima di gioia. Insomma, di tutto si può parlare tranne che di "sfruttamento del lavoro": "Ad un certo punto siamo stati letteralmente circondati da carabinieri e funzionari dell'ispettorato del lavoro – racconta uno dei presenti a La Stampa – Ci hanno chiesto i documenti e hanno redatto un verbale di denuncia di lavoro nero". Anche il sindaco di Castellinaldo d'Alba si è detto indignato: "Non siamo un paese in cui vige il caporalato. Qui la gente si aiuta, si spacca la schiena tra le vigne, su queste colline. E' assurdo che un uomo che porta avanti pochi filari da solo, con grande sacrificio, sia considerato un evasore". "Battista – spiegano ancora gli amici –  coltiva da solo quel pezzo di terra, è in pensione e ci passa il suo tempo. Quando l’uva è matura ci chiede di aiutarlo. Bisogna fare in fretta, altrimenti i grappoli marciscono e lui non potrà fare il suo buon vino. Per quello eravamo lì, come facevamo da anni, a turno non sempre tutti, a seconda dei nostri impegni".

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