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Investe e uccise la mamma che ha dato la sua vita per i figli: a 89 anni rischia il processo

La Procura di Treviso ha chiesto il rinvio a giudizio della pensionata di Pieve di Soligo che travolse sulle strisce Antonela Kmet, morta salvando i suoi figli di 5 e 11 anni. “Non li ho proprio visti, avevo il sole in faccia. Ho un dispiacere grande dentro di me”, aveva detto Drusiana Boatin.
A cura di Biagio Chiariello
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Rischia il processo l’89enne Drusiana Boatin, pensionata di Pieve di Soligo che si trovava alla guida dell’auto che lo scorso 25 settembre travolse Antonela Kmet e i suoi figli mentre stavano attraversando la strada sulle strisce. La mamma 46enne era poi deceduta in ospedale una settimana dopo il ricovero per le conseguenze dell’impatto. Per questo la Boatin deve rispondere di omicidio stradale. “Non li ho proprio visti, ero accecata dal sole. Vorrei tanto andare a trovarli”, aveva detto l’anziana automobilista che da allora non si è mai data pace. Probabilmente non finirà mai in carcere, ma sta già scontando la sua pena tra le mura di casa, dove continuano a risuonarle in testa le urla dei piccoli che vedevano la mamma stesa sull’asfalto, centrato dall’utilitaria che guidava lei. Per Antonela, che aveva sacrificato la sua vita per salvare quella dei due figli di 5 e 11 anni, avevano pregato le mamme della scuola frequentata dai bimbi, i familiari e gli amici croati, il Paese di origine.

“Io non li avevo proprio visti”, aveva raccontato l’89enne per cui la Procura di Treviso ha chiesto il rinvio a giudizio, “avevo il sole in faccia, dritto sugli occhi e in quell’istante non ho visto niente. Non mi sono accorta di loro altrimenti avrei sicuramente fatto qualcosa, avrei cercato di schivarli o di frenare. Ho solo sentito un colpo e allora ho frenato e sono scesa dalla macchina e, facendo il giro dal retro, ho raggiunto la parte del marciapiede. Ero tranquilla in quel momento perché non avevo capito ancora. Poi ho sentito la bimba che piangeva e le persone che sono arrivate in soccorso. Ero uscita di casa in macchina da sola per fare una commissione a Pieve come faccio sempre. Sono quarant’anni che guido e non mi è mai successo niente. Ho un dispiacere grande dentro di me”.

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