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Insultata e picchiata perché grassa, Giulia ha sconfitto i bulli: “Ora voglio far del bene”

Giulia è una ragazza del Maceratese di 18 anni che per gran parte della sua vita è stata vittima dei bulli. La insultavano, escludevano da qualsiasi attività e anche picchiavano a causa del suo aspetto. Ma ora per lei l’incubo è finito: “Come rivincita sui bulli voglio mettermi al servizio degli altri”.
A cura di Susanna Picone
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Giulia è una ragazza di diciotto anni di Macerata che in passato è stata vittima di bullismo. Sin da bambina è stata picchiata, insultata e anche filmata mentre la prendevano a botte. Tutto, a quanto pare, a causa del suo aspetto. I compagni di scuola le dicevano infatti che era grassa e per questo la escludevano da qualsiasi attività. “Non puoi giocare insieme a noi, sei grassa”, le dicevano già all’asilo. Poi alle elementari e alle medie è stato anche peggio, con le compagne che non le permettevano di partecipare a nessuna attività. La giovane, che ora finalmente dice di star bene, ha raccontato la sua storia al Resto del Carlino dicendosi vicina a tutti quelli che vivono il suo stesso incubo: “Non capirò mai – ha raccontato – da dove viene tutta quella cattiveria, che porta ad accanirsi così tanto contro un’altra persona, per di più della stessa età”. Per la diciottenne, che nel suo futuro sogna di fare l’infermiera per “fare del bene e portare allegria”, nelle scuole, da parte di dirigenti e insegnanti, c’è la tendenza a sottovalutare il problema anche se viene esposto e manifestato come appunto aveva cercato di fare lei andando dal preside con i genitori. “L’esclusione mi ha portato a un’immensa solitudine. Per mangiare la merenda, a ricreazione, ricordo che addirittura mi nascondevo nei bagni, altrimenti via, daccapo con gli insulti. Ho iniziato a fare scena muta durante le interrogazioni, mi vergognavo, avevo paura di dire qualsiasi cosa. Intanto mi sentivo di restare indietro in tutto, nello studio, nelle amicizie e nelle storie d’amore. L’unica che mi è sempre stata accanto è una ragazzina, magra e bella, che non si è mai vergognata di farsi vedere con me. L’unica. E di questo la ringrazierò sempre”, ha raccontato Giulia al quotidiano.

 “Io posso cambiare, ma voi rimarrete sempre degli imbecilli” – Lei si è sfogata coi suoi genitori e ne ha parlato a scuola, ma la situazione è peggiorata: “I compagni mi sputavano, mi attaccavano addosso le gomme da masticare e mi deridevano a ogni occasione. Capitava anche che mi impedissero di prendere l’autobus, dicevano che non potevo salire, che occupavo troppo spazio, oppure quando entravo in classe mi avvertivano di stare attenta, perché con la mia stazza non sarei passata dalla porta”. Un giorno, ai giardini di Macerata, un gruppo di ragazzi ha iniziata a insultarla e lei ha reagito: “Io posso cambiare, ma voi rimarrete sempre degli imbecilli”, ha detto loro che hanno “replicato” prendendola a botte e filmando l’aggressione. Quel giorno però Giulia ha deciso di dimagrire e finalmente adesso sta bene: “Ora desidero soltanto aiutare tutte le persone che mi circondano. Questa sarà la mia rivincita sui bulli, cioè mettermi al servizio degli altri, come infermiera militare oppure infermiera civile, o magari lavorare nel settore dell’oncologia. Dopo tutto questo, desidero stare accanto a chi soffre e fare bene alle persone”.

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