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Intelligenza artificiale (IA)

Un senatore italiano ha usato l’intelligenza artificiale per scrivere un discorso, è la prima volta

Marco Lombardo ha letto nell’Aula del Senato un discorso sui lavoratori transfrontalieri scritto dall’intelligenza artificiale di ChatGPT. È la prima volta che succede, o quasi. Ad aprile c’era stato un precedente in Lombardia.
A cura di Valerio Berra
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Aula del Senato, 74° seduta pubblica. Si discute dei lavoratori italiani transfrontalieri. In mezzo a un dibattito non esattamente appassionato prende la parola il senatore Marco Lombardo di Azione. Legge il suo intervento, un discorso posato, che tocca vari temi. Nessuno svolazzo, nessuna chiusura epica. Concetti lineari messi uno a fianco all’altro. Finito l’intervento, la rivelazione. A scriverlo non è stato lui ma ChatGPT:

“L’intervento che avete appena ascoltato non è mio. Non è il prodotto nemmeno dell’intelligenza umana. È il prodotto di un algoritmo di intelligenza artificiale, ChatGPT-4. Quanti di noi oggi sono in grado di distinguere un testo prodotto dall’intelligenza umana e un flusso di pensieri prodotto da un algoritmo di intelligenza artificiale? Questo intervento vuole essere una provocazione per aprire un dibattito pubblico in Italia”.

La prima volta di ChatGPT in Senato

Certo, non è una buona strategia di marketing elettorale dichiarare in pubblico che l’intelligenza artificiale potrebbe scrivere il discorso di un senatore senza che nessuno si accorga della differenza. Eppure le parole di Lombardo segnano una prima volta nell’Aula del Senato. Nessuno finora aveva mai azzardato un esperimento del genere. O almeno, nessuno aveva mai dichiarato di aver usato un software per la stesura di un discorso.

Il discorso del senatore Lombardo scritto da ChatGPT

Il discorso scritto da ChatGPT non è esattamente l'artificio retorico meglio riuscito nella storia del Parlamento italiano. Però si riesce a leggere, vi lasciamo l'inizio: "Onorevoli colleghi oggi siamo qui per discutere un provvedimento di fondamentale importanza per migliaia di lavoratori transfontalieri e per i territori di confine tra Italia e Svizzera. Per troppo tempo questi lavoratori e queste aree hanno dovuto confrontarsi con un sistema giuridico e fiscale antiquato e inadeguato che non solo rendeva difficile la vita quotidiana di tante persone ma rappresentava anche un ostacolo allo sviluppo economico e alla cooperazione tra i due Paesi. Finalmente grazie a questo disegno di legge siamo in grado di apportare le necessarie modifiche e modernizzazioni a questo sistema". E ancora: "Ma cosa significa concretamente questo provvedimento per i lavoratori transfrontalieri e per i territori di confine? Inanzitutto stablisce un nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera che oltre ad adeguarsi alle esigenze del XXI secolo garantisce un trattamento più equo e completo per i lavoratori coinvolti, in particolare si prevede un aumento delle franchige da 7.500 a 10.000 euro".

Il precedente della legge in Lombardia

Ad aprile c’è stato però un precedente politico, anche se in un’aula diversa. Lo scorso aprile il Pd ha presentato una legge sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, scritta dall’intelligenza artificiale. Che è un po’ come chiedere a Giovanna D’Arco di fare legna per il suo falò. Il progetto era stato portato avanti da consigliere Samuele Astuti che, come ha spiegato a Fanpage.it, aveva presentato due leggi: una scritta da esseri umani e una da ChatGPT scritta con questo prompt: “Proponi una legge regionale per regolamentare l’intelligenza artificiale”.

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