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Twitter ha sospeso alcuni account che pubblicavano materiale sull’invasione dell’Ucraina

In una dichiarazione, la portavoce di Twitter Elizabeth Busby ha dichiarato che si tratta di un errore e non di una campagna coordinata di segnalazioni.
A cura di Lorena Rao
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Con l'intensificarsi del conflitto tra Russia e Ucraina, Twitter si è riempito di video e post su quanto sta accadendo nei territori coinvolti. Il tutto però per poche ore, perché molti degli account impegnati nel diffondere informazioni sul conflitto sono stati sospesi dalla piattaforma. Nello specifico si tratta di account di ricercatori specializzati in informazioni di open source intelligence (OSINT). Tra questi vi è Kyle Glen, il cui account è stato sospeso per 12 ore a partire dalla notte del 22 febbraio. Anche l'analista della sicurezza Oliver Alexander ha affermato di essere stato bloccato due volte in 24 ore.

Aric Toler, direttore della ricerca e della formazione presso Bellingcat, ha dichiarato a The Verge che le sospensioni hanno colpito maggiormente account di lingua inglese. Tale situazione non riguarda però solo le realtà anglofone, ma anche quelle francesi, spagnole e brasiliane, come dimostrano i casi analoghi di Neurone Intelligence, Mundo en Conflicto e Notícias e Guerras.

La situazione ha spinto gli account coinvolti a pensare che si trattasse di una segnalazione di massa volta a disabilitare gli account OSINT durante l'invasione russa. Tuttavia, in una dichiarazione, la portavoce di Twitter Elizabeth Busby ha dichiarato che si tratta di un errore e non di una campagna coordinata. "Abbiamo monitorato in modo proattivo le narrazioni emergenti che violano le nostre politiche e, in questo caso, abbiamo adottato misure di contrasto su una serie di account per errore", ha affermato Busby. "Stiamo rivedendo rapidamente queste azioni e abbiamo già ripristinato in modo proattivo l'accesso a una serie di account interessati. Le affermazioni secondo cui gli errori erano una campagna coordinata di bot o il risultato di rapporti di massa non sono accurate".

Normalmente la policy di Twitter prevede la sospensione per gli account i cui contenuti sono informazioni alterate, manipolate o con fini ingannevoli, che possono influenzare la sicurezza pubblica. Ma nessuno degli account colpiti in queste ore sembra rientrare nella categoria. Può capitare che account piccoli e non anglofoni possano essere colpiti erroneamente, perché "i moderatori di Twitter non hanno la stessa competenza linguistica in quei casi" ha affermato Aric Toler. “Ma qui ci sono anche molte persone che twittano in inglese, alcuni account piuttosto grandi con decine di migliaia di follower che vengono colpiti. È un po' strano".

È anche vero che Twitter ha reagito prontamente, ripristinando i vari account erroneamente bloccati. Inoltre, come ha ammesso lo stesso Toler, se qualcosa si perde su Twitter, riuscirà comunque a diffondersi tramite gli altri social network e app. Tuttavia restano preoccupazioni su quanto accaduto, considerando che in passato, in occasione dell'annessione della Crimea nel 2014, la Russia ha utilizzato i social per "promuovere false narrazioni", riporta The Verge.

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