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Su TikTok è virale Ai Manga, il filtro che trasforma le persone in manga (e scova i fantasmi)

Se fate un giro su TikTok in questi giorni, potete trovarlo utilizzato con qualsiasi genere di immagine. Ci sono versioni manga di politici, personaggi storici, supereroi e animali domestici.
A cura di Valerio Berra
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Un click, una musica molto kawaii, giusto qualche secondo di attesa e comincia la metamorfosi. Con 37,9 milioni di video già pubblicati  il filtro AI Manga è diventato uno dei più utilizzati su TikTok negli ultimi giorni. Il gioco e semplice e spesso funziona bene, soprattutto da quando è stata aperta la possibilità di usarlo anche agli utenti Android. Si scarica il filtro sulla propria app e poi si viene trasformati nel personaggio di un manga.

I risultati variano. La stessa foto infatti può portare ad effetti diversi. Dalle prove che abbiamo fatto il filtro non legge in maniera dettagliata tutte le caratteristiche dell’immagine. Riesce a capire solo alcuni aspetti del nostro volto e li associa a una serie di elementi presenti nel suo archivio che poi vengono fusi insieme. In breve, se il filtro identifica una barba, attingerà a un archivio di barbe già impostate, e così via per occhi, capelli o accessori.

A volte tutto funziona nel verso giusto, e l’utente si trova davanti il personaggio anime che risponde a tutte le caratteristiche. A volte no, e l’intelligenza artificiale alla base di questo effetto si fa distrarre da altri elementi. Nelle nostre prove abbiamo visto cani trasformati in gatti, foto di coppia in cui uno dei due soggetti si trasforma in un animale domestico o ombre che diventano nuovi personaggi. La tecnologia funziona ma è meno raffinata di altri prodotti simili, come i Magic Avatar di Lensa.

Finti fantasmi e ancor più finti addominali

Visto che AI Manga non è molto precisa, c’è chi ha trovato il modo di creare contenuti a partire dalle sue zone grigie. Se volete che il vostro avatar manga abbia una serie di addominali ben scolpiti, basta che vi mettiate qualcosa che richiami una griglia davanti alla pancia, anche solo una confezione di panini tutti delle stesse dimensioni. Per creare dei seni voluminosi invece è sufficiente alzare le ginocchia vicino al mento.

Questo filtro spesso scambia ombre o poligoni con persone reali e quindi attribuisce loro un avatar. C’è quindi tutto un filone di video in cui si scatena una caccia ai fantasmi nelle case: si fotografano diversi ambienti senza persone, si fanno passare queste immagini attraverso il filtro e si vedono il risultati. E così si scopre che quell’ombra fra il divano e la scrivania è una ragazza china sul suo diario mentre scrive.

Cosa succede con le fotografie caricate su Manga Ai

Regalare i nostri dati alle grandi piattaforme senza leggere la Privacy Policy non è mai una buona idea, soprattutto quando si tratta di immagini. In questo caso però non si tratta di un’app ma di un filtro di un’applicazione. In questo caso quindi non esiste una Privacy Policy dedicata ma bisogna tenere fede a quella di TikTok, che su proprio sui filtri spiega:

“Rileviamo e raccogliamo dati su funzioni e caratteristiche dei video, delle immagini e delle registrazioni audio tra i vostri Contenuti utente, ad esempio identificando oggetti e ambienti, la presenza o la posizione all'interno di un'immagine di un volto o di altre parti del corpo e il testo delle parole pronunciate nei vostri Contenuti utente. Agiamo in tal modo, ad esempio, per la moderazione dei contenuti e per fornire effetti speciali (ad esempio, filtri video e avatar) e sottotitoli”.

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