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Presto anche YouTube potrebbe essere bloccato in Russia

“Le azioni dell’amministrazione di YouTube sono di natura terroristica e minacciano la vita e la salute dei cittadini russi” ha detto in merito il Roskomnadzor. Da qui l’ultimatum: se entro una settimana YouTube non rimuoverà i contenuti in questione, non sarà più raggiungibile dall’utenza russa.
A cura di Lorena Rao
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Anche YouTube rischia di essere non più disponibile in Russia. Venerdì scorso, il Roskomnadzor, ossia l'organo federale per la supervisione nella sfera della connessione e della comunicazione di massa, ha chiesto a Google di prendere provvedimenti contro alcune pubblicità anti-russe che girano su YouTube. Nel dettaglio, gli annunci fanno riferimento alla sospensione delle reti ferroviarie in Russia e in Bielorussia. "Le azioni dell'amministrazione di YouTube sono di natura terroristica e minacciano la vita e la salute dei cittadini russi" ha detto in merito il Roskomnadzor. "Ci opponiamo a tali campagne pubblicitarie e chiediamo che Google smetta di trasmettere video anti-Russia".

Secondo l'organo federale, la presenza di questi annunci all'interno della piattaforma rende palese la posizione anti-russa presa da Google. Da qui l'ultimatum: se entro una settimana YouTube non rimuoverà i contenuti in questione, non sarà più raggiungibile dall'utenza della Russia. Lo afferma Ria Novosti, l'agenzia di stampa russa.

Se così fosse, YouTube sarebbe l'ennesima piattaforma digitale soggetta al blocco governativo russo. Prima è toccato a Facebook e a Instagram, i social network di Meta, dopo che la società ha affermato di avere attenuato i provvedimenti verso i messaggi d'odio contro i russi e bielorussi pubblicati nei propri social network. Anche Twitter è fortemente limitato, così come TikTok, che per adesso ha sospeso la pubblicazione di nuovi video in Russia, in seguito all'approvazione della legge firmata da Putin contro le "fake news".

Sono sempre di più i colossi Big Tech che hanno sospeso o hanno visto sospendere i propri servizi in Russia. Oltre a Meta e a Google, che sin dallo scoppio della guerra in Ucraina ha limitato i servizi di Maps per tutelare i civili ucraini, anche Apple, Netflix, Sony, Microsoft, Nintendo hanno deciso di bloccare i propri servizi in Russia. Intanto il Paese, dove può, risponde con proposte locali al ritiro o al blocco dei servizi esteri. Ad esempio, il prossimo 28 marzo verrà lanciato Rossgram, il clone russo di Instagram, dato che l'app originale non è più accessibile nel territorio.

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