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Perché gli Stati Uniti stanno recuperando dal mare gli ultimi resti del pallone spia cinese

Il pallone aerostatico partito dalla Cina è stato abbattuto il 5 febbraio con un missile aria-aria sparato da un caccia F-22. La US Fleet Forces ha pubblicato una serie di scatti che ritraggono il recupero dei resti di questo dispositivo.
A cura di Valerio Berra
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Le luci della barca attivate. I resti del pallone che si appoggiano come un sudario. Il Sole che si ferma sulla linea dell’orizzonte. Le foto pubblicate sull’account Twitter della Marina degli Stati Uniti hanno segnano l’ultimo capitolo di una saga che prima ha tenuto la stampa statunitense con gli occhi in su e che ora la fa guardare verso gli abissi dell’Oceano Atlantico. L’ultimo passaggio del pallone aerostatico partito dalla Cina e arrivato fino ai cieli del Montana. Le immagini pubblicate dalla US Fleet Forces rappresentano in toni discretamente drammatici il recupero dei frammenti del pallone aerostatico avvenuto vicino alla costa di Myrtle Beach, nel South Carolina. Tra le acque dell’Oceano Atlantico si vedono tutti i resti del dispositivo che ha aperto una crisi diplomatica tra Cina e Stati Uniti.

Il pallone è stato distrutto il 5 febbraio, con un missile partito da un caccia F-22. C’è il telo con cui era stata costruita la camera d’aria e tutte le apparecchiature ancora trasportate. Tutte da analizzare e catalogare. I Marines stanno setacciando l’area dove è caduto il pallone per capire che tipo di dispositivi avesse a bordo. Nel caso in cui si trattasse di apparecchiature militari, gli Stati Uniti potrebbero anche sfruttare questa ricerche per analizzare e rubare la tecnologia cinese.

Era davvero un pallone spia?

Washington ne è certa. Anzi. Nelle scorse ore il Washington Post ha pubblicato una serie di dichiarazioni rilasciate da funzionari dell’esercito degli Stati Uniti che hanno preferito conservare l’anonimato: “Ciò che i cinesi hanno fatto è stato prendere una tecnologia incredibilmente vecchia e fondamentalmente l'ha sposata con le moderne capacità di comunicazione e osservazione”. Non solo. Dalle informazioni trapelate dall’intelligence sembra che il pallone spia trovato in Montana facesse parte di un più ampio programma di sorveglianza che includeva palloni inviati anche in altri Paesi che ora per la Cina hanno un’importanza strategica. Fra questi Giappone, India, Vietnam, Taiwan e Filippine.

Nei giorni scorsi sono emerse informazioni riguardo ad altri tre palloni che sarebbero arrivati sopra il territorio degli Stati Uniti, uno nel febbraio dell’anno scorso e tre durante la presidenza di Donald Trump. La Cina continua a negare. La versione ripetuta da Pechino è rimasta sempre la stessa. Il pallone era un dispositivo civile, un pallone meteo che a causa delle correnti d’aria è andato fuori controllo ed è sfuggito allo spazio aereo cinese. Anzi Wang Yi, capo della diplomazia cinese a cercato anche di ribaltare la prospettiva, accusando la Casa Bianca di aver utilizzato il passaggio di questo pallone meteo per attaccare e “diffamare” la Cina.

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