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Parte la prima missione sul relitto del Titanic dopo la tragedia del Titan: ora l’obiettivo è diverso

La nuova missione commerciale diretta verso il relitto del Titanic è organizzata dalla RMS Titanic Inc. L’obiettivo è quello di mappare tutta l’area del fondale con la ricostruzione fotografica più accurata mai fatta. Per realizzare il progetto verranno inviati nell’area del fondale due ROV, sottomarini a comando remoto.
A cura di Valerio Berra
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Un anno fa i giornali di buona parte del mondo ospitavano ancora le ricostruzioni sull’incidente del Titan. Nel giugno 2023 un piccolo sommergibile con a bordo cinque persone è imploso vicino al relitto del Titanic a causa di una lunga serie di limiti strutturali. Era una missione turistica organizzata dalla OceanGate. Ora sta per partire una nuova missione commerciale, la prima dalla tragedia del Titan.

Questa volta però non si tratta di una missione turistica. L'operazione è organizzata dalla RMS Titanic Inc, una compagnia con sede ad Atlanta, in Georgia, che ha i diritti sugli oggetti affondati insieme al Titanic. Secondo la BBC, che ha potuto parlare con i membri della missione, fino a questo momento la RMS Titanic Inc ha recuperato oltre 5.500 oggetti nell’area dove è affondato il piroscafo.

Qual è lo scopo della nuova missione sul Titanic

L’obiettivo della nuova missione diretta al relitto del Titanic è quello di creare la miglior ricostruzione fotografica mai realizzata di tutta l’area del fondale. A differenza della missione di OceanGate non ci sarà nessun equipaggio vicino al relitto. La missione sarà guidata da una nave di appoggio, la Dino Chouest, che dovrebbe trascorrere circa 20 giorni nell’area del relitto. Il Titanic si trova a 3.810 metri di profondità nell’Oceano Atlantico, molto a largo dall’isola di Terranova.

Tutte le ricostruzioni fotografiche saranno affidate a due ROV, due sottomarini a comando remoto. Equipaggiati con una lunga serie di camere e sensori si occuperanno di mappare tutto il relitto. Uno in particolare avrà delle telecamere l’ottiche e dei fari per illuminare quello che incontra, l’altro invece userà una serie di laser e sensori per sviluppare delle mappe 3D.

La targa per uno dei morti nella tragedia del Titan

Come spiega la BBC, oltre a fotografare quello che è rimasto nel fondale, la missione dovrebbe anche lasciare qualcosa. Una delle persone morte nella tragedia del Titan era Paul-Henri Nargeolet, direttore della ricerca proprio alla RMS Titanic Inc. In suo onore verrà lasciata una targa sul fondale con il suo nome e la scritta “Mr. Titanic”.

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