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Ecco i nuovi prototipi di visori per la realtà virtuale di Meta

“Non credo che passerà così tanto tempo prima che riusciremo a creare scene con una fedeltà fondamentalmente perfetta”. Butterscotch, Starburst, Holocake 2 e Mirror Lake: questi i nomi in codice dei prototipi, al momento non rivolti al consumatore.
A cura di Lorena Rao
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La scorsa settimana, Mark Zuckerberg ha organizzato una tavola rotonda con i giornalisti per presentare i nuovo prototipi di visori VR (realtà virtuale) della divisione Reality Lab di Meta. "Penso che in questo momento stiamo per compiere un grande passo in avanti verso il realismo", ha detto il CEO di Meta alla stampa. "Non credo che passerà così tanto tempo prima che riusciremo a creare scene con una fedeltà fondamentalmente perfetta". Butterscotch, Starburst, Holocake 2 e Mirror Lake: questi i nomi in codice dei prototipi, al momento non rivolti al consumatore. Per quello vi è l'attuale Quest 2.

Ai visori, Zuckerberg intende abbinare un prodotto di fascia alta con il nome in codice Project Cambria nel 2022, già annunciato lo scorso anno. Cambria supporta la VR completa e la realtà mista, grazie alle telecamere ad alta risoluzione in grado di trasmettere feed video a uno schermo interno. Supporterà inoltre l'eye tracking, una caratteristica chiave per le future cuffie Meta.

Tornando ai prototipi prima menzionati, Sturbust presenta un design molto più ingombrante rispetto a Butterscotch, perché ha una lampada talmente potente da richiedere due maniglie per il sostegno del peso. Tale lampada produce un'illuminazione ad alta gamma dinamica (HDR) con 20.000 nit di luminosità. "Lo stiamo usando come banco di prova per ulteriori ricerche e studi" ha detto Zuckerberg. "L'obiettivo di tutto questo lavoro è aiutarci a identificare quali percorsi tecnici ci consentiranno di apportare miglioramenti abbastanza significativi da poter iniziare ad avvicinarci al realismo visivo".

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Holocake 2 rappresenta invece la proposta di Meta a proposito di visori VR più sottili e leggeri. È da intendere come il successore di un design del 2020 basato sull'ottica olografica, una sofisticata tecnica di piegatura della luce. Holocake 2 sarebbe dunque paragonabile a degli occhiali da sole, ma Meta sta ancora lavorando allo sviluppo di una sorgente luminosa autonoma, che sarebbe quasi sicuramente un laser, non gli OLED usati oggi. "Dovremo studiare molta ingegneria per ottenere un laser conveniente per il consumatore che soddisfi le nostre specifiche: che sia sicuro, economico ed efficiente e che possa adattarsi a un visore VR sottile" ha dichiarato in merito Zuckerberg.

Di Mirror Lake invece non è stato mostrato nulla, perché non è mai stato costruito. È stato però descritto come il visore più ambizioso. Il design sarebbe ispirato a quello di un paio da occhiali da sci. Riguardo le prestazioni, incorporerebbe l'ottica sottile di Holocake 2, le capacità HDR di Starburst e la risoluzione di Butterscotch. "Mostra come potrebbe essere un sistema di visualizzazione completo di nuova generazione", ha affermato Michael Abrash, capo scientifico di Reality Labs. Non è ancora tutto: Mirror Lake includerebbe un display rivolto verso l'esterno in grado di proiettare l'immagine di ciò che vede l'utente, in questo modo le persone vicine potranno essere incluse nell'esperienza. Una funzionalità su cui anche altre aziende stanno lavorando, tra cui Apple.

Durante la presentazione, il CEO di Meta ha discusso anche di Half Dome, prototipi capaci di spostare i piani focali a seconda di dove gli utenti guardano. A differenza del grande ottimismo con cui sono stati presentati nel 2020, adesso Zuckeberg preferisce andare con i piedi di piombo: "Ci stiamo lavorando, vogliamo davvero inserirli in uno dei prossimi visori, sono fiducioso che lo faremo a un certo punto, ma oggi non annuncerò nulla".

Reality Labs infine ha affermato che in occasione di SIGGRAPH, evento che si terrà ad agosto, discuterà di ulteriori ricerche, tra cui un modo più accurato per acquisire filmati dal mondo reale per la realtà mista.

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