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Dopo tre anni è stato consegnato il primo camion elettrico di Tesla. Ne è valsa la pena?

Sono arrivati i primi semilavorati ordinati da Pepsi, durante l’evento Elon Musk ha presentato i rimorchi come la rivoluzione green del commercio globale.
A cura di Elisabetta Rosso
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“È una bestia” ha detto Musk. Il nuovo camion elettrico Tesla Semi è stato consegnato a Sparks, Nevada, giovedì 1 dicembre, e finalmente è pronto per viaggiare su strada. È stata un’attesa lunghissima e piena di ritardi, Tesla lo ha presentato nel 2017, doveva essere pronto nel 2019, ma sono ancora passati tre anni. Tra i vari problemi la pandemia di Covid-19 e una carenza globale di ricambi.

Ora i rappresentanti di Pepsi, che hanno prenotato i primi 100 Semi, hanno ricevuto il primo lotto di camion. Durante l’evento di presentazione Musk li ha annunciati come la rivoluzione green della strada, capaci di ridurre la quantità di emissioni di anidride carbonica prodotte dalla spedizione di merci attraverso il pianeta. In poche parole, il mezzo del futuro.

Come sono fatti i camion?

Quattro motori indipendenti sugli assi posteriori, può accelerare da 0 a 90 chilometri orari in 20 secondi, trasportare fino a 36 tonnellate, e la batteria ha un'autonomia di 800 chilometri. I prezzi del nuovo camion di Tesla partono da 150.000 dollari.

Musk ha spiegato che avrà una nuova architettura di propulsione da 1.000 volt e il controllo della trazione per prevenire il jackknifing, la frenata rigenerativa per una maggiore efficienza della batteria e una frizione automatica, che consente una guida in autostrada senza interruzioni. "È un cambiamento radicale nella tecnologia in tanti modi", ha detto Musk.

Il test su strada

Il primo camion è stato testato e inaugurato con un primo giro di prova. È partito dalla fabbrica di Tesla a Fremont, in California ed è arrivato fino a San Diego, ha attraversato tutto lo stato percorrendo più di 800 chilometri, con un carico pesantissimo. All’evento, Musk, ha spiegato che non è stato necessario ricaricare la batteria durante il viaggio.

Nonostante il test sia stato un successo Tesla non è la prima. I principali produttori di attrezzature come Daimler, Volvo, Peterbilt, e BYD stanno già proponendo gli autotrasportatori elettrici sul mercato. Anche Nikola Motors, che ha dovuto affrontare accuse di frode e turnover dei dirigenti, ha consegnato un camion alimentato a idrogeno prima di Tesla.

Le sfide dei veicoli elettrici

Nonostante l’entusiasmo i veicoli elettrici potrebbero dover superare tanti ostacoli. Dai limiti di peso alla difficoltà di ricarica. Sono ancora poche le stazioni, e al momento il servizio è impreparato a gestire il fabbisogno energetico. "L'elettricità funziona quando è necessario coprire brevi distanze, ma abbiamo bisogno di una soluzione diversa per i veicoli pesanti a lungo raggio", aveva scritto Bill Gates, su Twitter.

Tesla ha già costruito in California delle stazioni di ricarica chiamate Megacharger, ancora più potenti dei Supercharger. Attaccando i Semi a queste colonnine, basta mezz'ora per ricaricare il veicolo che potrà poi percorrere altri 600 chilometri in autonomia. Musk ha parlato della ricarica durante l'evento, rivelando che Tesla ha sviluppato un nuovo connettore raffreddato a liquido in grado di fornire 1 megawatt di corrente continua.

Il futuro di Tesla

I camion sono una componente chiave del  "Master Plan Part Deux" di Musk, il grande piano di espansione per i veicoli dell'azienda che saranno in grado di "coprire le principali forme di trasporto". In pole position c’è Cybertruck, il pick-up elettrico capace di viaggiare via terra e via acqua, e il semirimorchio appena presentato. Durante l’evento Musk riassunto i suoi progetti in uno slogan. “Allora qual è la nostra vera missione? La nostra vera missione è accelerare l'avvento dell'energia sostenibile".

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