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Dai razzi Falcon 9 ai veicoli Starship: ecco come Elon Musk immagina il futuro di SpaceX

Razzi Falcon 9, navicella Starship, motori Raptor 2 e non solo: ecco cosa è emerso durante l’ultima conferenza sul futuro di SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk.
A cura di Lorena Rao
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In occasione della conferenza tenutasi nelle scorse ore, Elon Musk ha delineato i progetti futuri della Space Exploration Technologies Corporation, azienda aerospaziale di sua proprietà, comunemente nota come SpaceX. La notizia arriva dopo l'incidente della tempesta geotermica, che ha portato alla distruzione di 40 satelliti di Starlink, progetto che ha come obiettivo la diffusione di internet sulla Terra grazie a una costellazione di decine di migliaia di dispositivi.

Come tuttavia è noto, l'ambizione principale di Elon Musk è quella di rendere l'uomo "multiplanetario", per questo la conferenza delle scorse ore è stata incentrata sui progetti dedicati all'esplorazione spaziale. Tra questi vi è Falcon 9, il modello di razzo in grado di tornare sano e salvo sulla Terra per poi essere riutilizzato. Il miliardario di origine sudafricana ha precisato che Falcon 9 resta un vettore affidabile, con 144 lanci e 106 atterraggi effettuati con successo. Per il 2022 SpaceX prevede un lancio a settimana, così da garantire una massa complessiva di satelliti e navicelle adeguata.

Questo almeno finché Starship, veicolo di lancio completamente riutilizzabile, non sarò operativo. Starship sarà in grado di portare in orbita 15.500 tonnellate di carico utile dopo un anno di tre lanci a settimana. Con tre lanci al giorno si arriverà invece a 109.500 tonnellate in un anno, che rischiano di diventare 1.095.000 tonnellate con una flotta composta da dieci Starship. Elemento fondamentale del veicolo è Super Heavy, il grande razzo posto alla base. Le sue misure comprendono 69 metri d'altezza e 9 metri di diametro per una capacità di 3400 tonnellate. Durante la conferenza, Elon Musk ha confermato i sei minuti necessari per il lancio e il rientro di Super Heavy. Questo permetterebbe in via teorica un rifornimento ogni ora nell'arco di 30 minuti circa. Il merito è anche dei motori Raptor 2, capaci di raggiungere le 230 tonnellate di spinta per unità, a differenza delle 185 di Raptor 1. Un enorme passo in avanti grazie a una semplificazione del design che ammortizza costi e tempistiche. In futuro si potrebbe arrivare ad avere una spinta pari a 250 tonnellate per ogni motore.

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Priorità di SpaceX è il rifornimento in orbita, fondamentale per le missioni verso Marte. Per questo verranno caricate a bordo circa 3,5 tonnellate di ossigeno liquido per ogni tonnellata di metano liquido per un totale di circa 200 tonnellate. Secondo le più rosee previsioni, occorrerà attendere il 2023 per vedere un'operazione di rifornimento in orbita.

Alla conferenza è stato dato spazio anche ai prototipi delle torri di lancio di SpaceX, come quella di Boca Chica in Texas, realizzata in soli 13 mesi e che sfrutta la rotazione terrestre per diminuire i rischi per persone o cose in caso di fallimento. Anche la torre di lancio al Kennedy Space Center in Florida dovrebbe essere presto operativa. Probabilmente entro la fine del 2022. Infine, spazio anche al futuro: Elon Musk ha fatto menzione delle missioni con equipaggio umano. In particolare Starship verrà impiegata come lander per le missioni Artemis sulla Luna.

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