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“Come ho cresciuto mio figlio Elon”, la biografia di Maye Musk che racconta tutti i retroscena

Uscirà in Italia il 12 gennaio e sarà presentata a Milano, si chiama “Una donna deve avere un piano”, ed è il racconto di un riscatto socio economico al femminile.
A cura di Elisabetta Rosso
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Gli uomini sono ciò che le loro madri hanno fatto loro. Diceva Emerson. L'origine di tutto quindi sta nel prima, e, per capire meglio l’ormai secondo uomo più ricco del mondo, nonché visionario eccentrico e personaggio controverso sostenitore di teorie impopolari, c’è la biografia di sua madre, Maye Haldeman Musk, che verrà presentata a Milano il 12 gennaio.

Da bambina ha girato per i deserti sudafricani in cerca di una città leggendaria su un aereo a elica, quando diventa donna appare nelle pubblicità degli Special Kellogg's, nei video di Beyoncè, e sulle copertine di Vogue. Dietro il successo da modella sfugge a un matrimonio violento, cucina fagioli “sani e convenienti" e taglia i capelli in casa. Oltre tutto questo è anche madre di tre figli uno di loro è Elon Musk.

La biografia arriva in Italia

Si chiama “Una donna deve avere un piano” e racconta tutto il retroscena di Maye Musk, la biografia pubblicata da Giunti Editore verrà presentata alle 18.30 alla libreria Mondadori di Piazza Duomo a Milano.

Un libro dove la madre di Musk racconta tutto il dietro le quinte che l’hanno portata a diventare modella, dietologa, influencer. Una storia di riscatto socio-economico al femminile, come donna, come madre e come professionista. Ripercorrendo una vita difficile fatta di problemi familiari, e di battaglie contro gli stereotipi nel mondo della moda e della bellezza, Maye Musk fa luce anche sull'infanzia di suo figlio, il “Genius Boy”, che oggi la fa dormire in un garage quando sceglie di fargli visita.

Chi è di Maye Musk

Maye Haldeman Mus è nata nel 1948 in Canada, ma è cresciuta in Sudafrica, a Pretoria. I suoi genitori, Winnifred Josephine, e Joshua Norman Haldeman, chiropratico e archeologo dilettante, hanno dato un’impronta avventurosa alla sua infanzia. Per anni si sono avventurati con un aereo a elica nel deserto del Kalahari, in cerca di una leggendaria città perduta. Poi Maye si smarca dalla famiglia nel 1970 e sposa Errol Musk, un ingegnere sudafricano che aveva incontrato al liceo, l’uomo con cui cresce tre figli Elon, Kimbal, e Tosca, ma anche l’uomo da cui è costretta a fuggire dopo anni di violenza domestica.

In mezzo agli abusi, e al ruolo di madre segue un master in dietetica presso l‘Universita' dell'Orange Free State in Sudafrica, completato poi da un altro corso specialistico in scienze della nutrizione presso l'Università di Toronto. Intanto appare anche sulle scatole di cereali Special K, nella pubblicità di Revlon e in un video di Beyoncé. La carriera da modella funziona, dura infatti 50 anni, e anche quando si trasferisce in Canada e negli Stati Uniti guadagna le copertine di magazine internazionali.

All’età di 69 anni diventa la più anziana portavoce dell’azienda di cosmetici CoverGirl, conquista anche il titolo di  Dior Beauty Ambassador e comincia a collaborare con la Creative Artists Agency LLC, un'agenzia americana di talenti e sport con sede a Los Angeles. Nel 2019 scrive tutto questo nella sua biografia: "A woman makes a plan: advice for a Lifetime of Adventure, Beauty, and Success".

Che tipo di madre è stata?

È chiaro, il successo di Maye Musk e la curiosità sui retroscena della sua vita sono amplificati dall'eccentrico figlio. E lei racconta nella sua storia anche quello che c’è stato prima che Elon diventasse il secondo uomo più ricco del mondo.

"Io non ho mai detto ai miei figli siate impavidi. Loro mi hanno visto commettere errori e risolvere problemi, perché spesso le cose vanno storte. I miei figli hanno imparato a sopravvivere nello stesso modo in cui l'ho imparato io: guardando in miei genitori" ha spiegato Maye Musk in un'intervista a Donna Moderna. "Lavoravo fino a tardi, e loro dovevano comportarsi bene, perché il mio ufficio era a casa. Hanno fatto tutto da soli: li ho lasciati liberi di scegliere cosa studiare, ma si sono dovuti occupare anche dei prestiti e delle borse di studio".

Lo spaccato familiare di Maye Musk racconta una vita fatta anche di privazioni, scuole pubbliche, uniformi di seconda mano e poi "niente cinema, niente cene fuori: cucinavo fagioli, sani e convenienti. Tagliavo da sola i capelli dei ragazzi e in questo sì, ero terribile. Non sono mai stata ricca prima di investire nell'azienda dei miei figli. E devo dire che sono stati generosi, quando poi l'hanno venduta" ha concluso.

L'infanzia di Elon Musk

Maye Musk porta nel suo racconto anche il figlio, come appendice della sua storia personale. Un ragazzo che dopo il divorzio ha scelto il padre trasferendosi in Canada e che ancora oggi, quando la madre gli fa visita viene sistemata in un garage, nonostante un patrimonio da 146,5 miliardi di dollari.

Ha sempre saputo che suo figlio, Elon, era diverso. Da quando aveva tre anni, da quando gli aveva dato il soprannome “Genius Boy”, un inventore e innovatore che però, come racconta la madre, ha sempre avuto poco interesse verso i beni materiali, tanto da non possedere nemmeno una casa.

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