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Chi è Jerry Lawson, l’inventore dei videogiochi su cartucce protagonista del nuovo doodle di Google

Jerry Lawson è l’inventore delle cartucce per console. Una grande intuizione che cambierà per sempre il modo di fruire i videogiochi.
A cura di Lorena Rao
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Oggi Google colora i suoi pixel per celebrare la figura di Gerald "Jerry" Lawson, ingegnere elettronico statunitense, diventato celebre nel panorama videoludico per aver inventato le cartucce per console. Una grande intuizione che cambierà per sempre il modo di fruire i videogiochi. Non solo. Lawson può essere considerato anche uno dei pionieri della Silicon Valley.

Negli anni '70, se si acquistava la piattaforma di Atari per Pong si poteva giocare solo a Pong. A scardinare tutto fu Lawson: l'idea delle cartucce avrebbe permesso a giocatori e giocatrici di dare inizio a una collezione di giochi intercambiabili per un'unica console. Una cosa mai vista prima, all'epoca.

FAIRCHILD SEMICONDUCTOR | La console Channel F
FAIRCHILD SEMICONDUCTOR | La console Channel F

Chi era Jerry Lawson: la storia della sua prima azienda

Tutto divenne concreto con il lancio di Channel F, console della Fairchild Semiconductor, venduta al prezzo di 169,95 dollari. La piattaforma non fu un gran successo commerciale, nonostante le innovazioni che la caratterizzavano, come le cartucce e il pulsante "pausa" sul controller. Lawson decise quindi di licenziarsi e avviare una sua azienda, la VideoSoft, attraverso cui lavorò sui software per Atari 2600, la console dell'azienda videoludica più popolare dell'epoca.

Fattore che decretò il suo successo fu la miriade di giochi appassionanti contenuti in singole cartucce. L'idea di una collezione videoludica casalinga era diventata realtà. In seguito la VideoSoft venne sciolta, e Lawson lavorò come consulente all'interno del settore. Morirà nel 2011 a causa del diabete.

La formula delle cartucce ebbe un impatto gigantesco. Sarà Nintendo, negli anni '80, a rendere ancora più iconico questo oggetto, oggi carico di significati, ricordi, nostalgie. Tra queste, occorre menzionare il rito di soffiare dentro una cartuccia prima di inserirla nella console per evitare che il gioco si bloccasse. Fra i videogiochi più legati a questo tipo di hardware c'è senza dubbio il franchise di Mario Bros.

Nel corso degli anni le cartucce sono state sostituite dai CD-Rom, dai Blu-Ray, dalle versioni scaricabili in versione digitale. Eppure, qualunque sia il formato di un gioco, resta ancora intatta la possibilità di avere la propria collezione casalinga, ambizione primaria su cui Lawson ha lavorato alacremente all'interno del suo garage-rifugio in California oltre quarant'anni fa.

Google celebra il papà dei videogiochi su cartucce

Il doodle di Google celebra la nascita di questo pioniere, avvenuta l'1 dicembre 1940. Un uomo che rappresenta una rivoluzione non solo in ambito videoludico: Lawson fu tra i primi fondatori afroamericani di un'azienda in California, quando ancora non esisteva la Silicon Valley per come la conosciamo adesso. Nel primo episodio di High Score, serie documentaristica di Netflix sulla storia del videogioco, i figli di Lawson raccontano delle sue ambizioni, delle sue passioni, ma anche delle difficoltà che poteva vivere in quanto afroamericano in un ambiente principalmente diretto da persone bianche.

GOOGLE | Un passaggio tratto dal minigame di Google
GOOGLE | Un passaggio tratto dal minigame di Google

Per commemorare questa importante figura, il doodle di Google mette a disposizione sei giochi raffigurati sotto forma di cartuccia, che ripercorrono l'epoca d'oro videoludica. Non solo giocare: è possibile anche modificare i vari livelli, per sentirsi per un attimo game designer. Tali mini-giochi sono stati sviluppati da Davionne Gooden, Lauren Brown e Momo Pixel.

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