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Anonymous attacca il Cremlino: “Rubati i dati personali di tutti i riservisti chiamati da Putin”

Le informazioni sono state diffuse da uno degli account che hanno lavorato di più nella campagna informatica contro la Russia. In ogni caso le informazioni pubblicate dovranno essere verificate.
A cura di Valerio Berra
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Anno di nascita: 1996, 1988, 1987. Ragazzi e giovani adulti. Tutti tra i 20 e i 35 anni anni. Sono i riservisti di Vladimir Putin, i primi ad essere chiamati alla guerra. Quelli che hanno già fatto il servizio militare, hanno una formazione e sono in grado di maneggiare un’arma. Un elenco che ora è stato diffuso da uno degli account più credibili di Anonymous, il collettivo di hacker che dallo scorso febbraio ha cominciato una campagna di attacchi informatici contro la Russia. Questa campagna ha preso il nome di #OpRussia e in questi giorni è stata replicata anche contro il governo di Teheran.

Il numero di riservisti contenuti nell’elenco coincide con quello indicato da Putin nel discorso in cui ha annunciato la mobilitazione parziale del Paese per questo conflitto: in tutto gli hacker dichiarano di avere in mano i dati di 305,925 cittadini russi. Oltre all’anteprima Anonymous ha fornito anche un link per scaricare l’elenco completo con tutti i nominativi. Il file pesa 90 MB e viene diffuso attraverso Proton Drive, un sistema che dovrebbe garantire la crittografia end-to-end.

I dubbi sull’origine dei dati

I furti di questo tipo di informazioni ormai sono complessi da analizzare. Nei market del dark web in cui si vendono dati sottratti ad aziende capita spesso di incappare in sedicenti esperti che annunciano furti mirabolanti ma che di fatto non hanno mai infranto un protocollo. I loro archivi sono costruiti mettendo insieme porzioni di dati già diffusi in precedenza e quindi, di fatto, poco interessanti.

L’account @YourAnonTV però sembra sicuro dell’origine di queste informazioni: “Il collettivo #Anonymous ha violato il sito web del Ministero della Difesa russo e ha fatto trapelare i dati di 305.925 persone che potrebbero essere chiamate nella prima delle tre ondate di mobilitazione”. La conferma può arrivare solo dalle autorità russe ma è probabile che smentiscano tutto o semplicemente non commentino la notizia.

@YourAnonTV è un account Twitter seguito da oltre 397.000 follower. Come da copione Anonymous non ha canali ufficiali, chiunque può scegliere di nascondersi dietro la loro maschera. Questo non è il più grosso tra quelli legati alle rete di cyberattivisti ma nella campagna contro la Russia si è reso protagonista di una delle azioni più spettacolari del collettivo: l’hacking alle Tv di Stato che per alcuni minuti ha interrotto i programmi per diffondere video sulla guerra in Ucraina.

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