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Terremoto in Turchia e Siria

Cosa non torna nel video con lo “strano” comportamento degli uccelli prima del terremoto in Turchia

Un video divenuto virale su Twitter mostra numerosi uccelli comportarsi in modo anomalo prima del terremoto in Turchia. Ma è davvero così? Ecco cosa sappiamo sulla capacità degli animali di prevedere gli eventi sismici.
A cura di Andrea Centini
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Un video virale su Twitter rilanciato dal canale OsinTV mostra numerosi uccelli posati sulle cime di alberi spogli che, in base alla descrizione, si starebbero comportando in un modo insolito. Il filmato, stando alla stessa descrizione, sarebbe stato girato poco prima del terremoto di magnitudo 7.8 che il 6 febbraio 2023 ha squassato Turchia e Siria, provocando migliaia di vittime e devastazione per centinaia di chilometri. Il video proverrebbe proprio dalla Turchia. Su internet viene presentato come una dimostrazione del fatto che gli animali – e in particolar modo gli uccelli – sarebbero in grado di percepire in anticipo i terremoti, comportandosi appunto in un modo diverso dal solito, irrequieto, prima che la Terra rilasci l'immane quantità di energia sotto forma di scosse sismiche. Ma come stanno realmente le cose?

Il comportamento "anomalo" degli uccelli prima del terremoto in Turchia, secondo un video circolato su Twitter. Credit: OsinTV /Twitter
Il comportamento "anomalo" degli uccelli prima del terremoto in Turchia, secondo un video circolato su Twitter. Credit: OsinTV /Twitter
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Innanzitutto è doveroso sottolineare che non è possibile determinare la genuinità del video, dunque non è dato sapere né quando né dove è stato effettivamente registrato. È possibile leggere il watermark “avia.pro” sullo stesso, un sito russo nel quale – almeno nella homepage – sono riportate praticamente solo notizie sulla guerra in Ucraina. Ammesso che sia stato girato effettivamente in Turchia, probabilmente non è stato ripreso poco prima del terremoto, poiché il sisma si è verificato attorno alle 04:17 ora locale, mentre le immagini fanno probabilmente riferimento alla sera (anche se non è facile capire l'orario esatto del giorno).

Gli uccelli protagonisti del video sono taccole, da quel che si capisce dai loro richiami. I piccoli corvidi sembrano semplicemente interessati a cercare un posatoio libero dove riposare la notte. I loro voli descritti come “nervosi” e le vocalizzazioni emesse, infatti, non sembrano affatto divergere dal normale comportamento di questi intelligenti uccelli. Nonostante ciò su internet è un florilegio di post in cui viene sottolineata la capacità dei volatili di percepire in anticipo il pericolo estremo, un sesto senso che li spingerebbe "a comportarsi in modo strano poco prima del terremoto".

Come sottolineato dallo United States Geological Survey (Istituto Geologico degli Stati Uniti – USGS) sin dall'antichità si narra della capacità degli animali di percepire in anticipo gli eventi sismici, grazie a sensi particolarmente acuti. Ad esempio, è noto che la sensibilità uditiva dell'uomo non permette di percepire suoni con una frequenza superiore ai 16.000-20.000 Hertz (Hz), mentre cani e gatti possono arrivare rispettivamente a 60.000 – 70.000 Hz, spiega il CICAP. I terremoti sono caratterizzati da due tipologie di onde, le P, più rapide, e le S, più lente e grandi. L'USGS indica che animali con sensi molto sviluppati potrebbero percepire un terremoto già dall'arrivo delle veloci onde P (che sfuggono agli esseri umani ma non ai sismometri) e dunque mettersi in salvo prima dell'arrivo delle scosse catastrofiche. Ma si parla al massimo di secondi, mentre spesso la capacità predittiva degli animali, con presunte manifestazioni di pattern comportamentali insoliti, si verificherebbero giorni o addirittura settimane prima di un grande evento. Ma non c'è alcuna evidenza scientifica a dimostrarlo.

È chiaro che alcuni precursori dei terremoti potrebbero essere percepiti dagli animali anzitempo, come evidenziato dallo USGS. Ad esempio “inclinazione del suolo, cambiamenti delle acque sotterranee e variazioni del campo elettrico o magnetico” potrebbero essere rilevati in qualche modo. È noto ad esempio che uccelli e cetacei migrano sfruttando proprio il campo magnetico terrestre, e le sue variazioni, come quelle indotte dalle tempeste geomagnetiche, sono state associate allo spiaggiamento di grandi mammiferi marini come i capodogli. Non sarebbe fantascienza immaginare che le variazioni indotte – seppur piccole – dalla deformazione delle rocce di una faglia (che sta per attivarsi e rilasciare un'immane quantità di energia) possano essere percepite con anticipo. Ma come specificato mancano le evidenze scientifiche per dire che gli animali cambiano il proprio comportamento per questa ragione. Come sottolineato dal CICAP, del resto, molte osservazioni sono aneddotiche, isolate, che emergono solo perché vengono associate a un forte terremoto vissuto in prima persona. Quante volte gli animali si comportano in modo “strano” e non ne teniamo conto proprio perché poi non accade nulla?

Nello studio “Review: Can Animals Predict Earthquakes?” pubblicato sul Bulletin of Seismological society of America da un team di ricerca del German Research Centre for Geosciences, gli scienziati hanno analizzato 180 articoli dedicati al comportamento degli animali prima di un terremoto. Nelle conclusioni si evidenziano “forti debolezze e deficit” a suffragio della teoria secondo cui gli animali sarebbero effettivamente in grado di prevedere un sisma, modificando di conseguenza il proprio comportamento. Non è stato rilevato alcun rapporto di causa – effetto tra l'etologia alterata e il terremoto incombente. D'altro canto, lo studio del 2015 “Tornadic Storm Avoidance Behavior in Breeding Songbirds” – pubblicato sull'autorevole rivista scientifica Cell – ha determinato che alcuni uccelli canori migratori sono in grado di percepire gli infrasuoni dei tornado in arrivo, pertanto riescono a mettersi al sicuro prima che i fenomeni colpiscano.

Alla luce di queste premesse non è possibile affermare o negare con certezza se gli animali siano realmente in grado di percepire in anticipo l'arrivo di un terremoto, ma al momento l'evidenza scientifica non sostiene l'ipotesi più suggestiva. Del resto osservazioni condotte in Giappone hanno chiaramente mostrato che cani e gatti, molto spesso, non si accorgono assolutamente di nulla prima di terremoti di magnitudo catastrofica. Non vi è alcuna prova a sostegno di questa capacità premonitrice, men che meno nel caso di video di dubbia provenienza come quello dedicato alle taccole filmate (forse) in Turchia.

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