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Un’innovativa terapia per la paralisi permette a nove persone di tornare a camminare

Si tratta della stimolazione elettrica epidurale (EES), un trattamento che ha dimostrato di poter riattivare un tipo di neuroni in grado di promuovere il ripristino della funzione motoria.
A cura di Valeria Aiello
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Nove pazienti con lesioni spinali, coinvolti nella prima sperimentazione clinica di un’innovativa terapia per la paralisi, sono tornate a camminare, mostrando miglioramenti subito dopo il trattamento, con benefici che sono persistiti a distanza di cinque mesi. Denominata stimolazione elettrica epidurale (EES), la terapia è stata associata alla neuroriabilitazione, dando prova di efficacia in tutti i pazienti. Ricerche precedenti avevano già dimostrato il potenziale della stimolazione elettrica del midollo spinale, ma i ricercatori non avevano ancora compreso i meccanismi alla base dell’inversione della paralisi. Un ulteriore test in modelli animali ha tuttavia permesso di identificare un sottoinsieme specifico di neuroni essenziali per camminare.

Questi neuroni, che esprimono il gene VSX2, non sono coinvolti nella deambulazione prima della lesione del midollo spinale, ma, come dimostrato dai ricercatori, sono fondamentali nel recupero del movimento dopo la lesione del midollo spinale. “Il silenziamento di questi neuroni [nei topi] ha compromesso il recupero della deambulazione mediato dall’EES dopo la lesione del midollo spinale, mentre l’attivazione dei neuroni, anche in assenza di trattamento EES, ha prodotto miglioramenti nella deambulazione” hanno affermato i ricercatori Kee Wui Huang e Eiman Azim in un articolo che accompagna la ricerca pubblicata su Nature.

Il sistema di supporto del peso corporeo che consente la deambulazione in superficie e un generatore di impulsi impiantabile EES / Nature
Il sistema di supporto del peso corporeo che consente la deambulazione in superficie e un generatore di impulsi impiantabile EES / Nature

Ad ogni modo, come osservato dagli autori dello studio, molti altri neuroni vengono attivati dalla stimolazione elettrica e dovrebbero essere studiati per migliorare la comprensione della riorganizzazione del midollo spinale in risposta all’EES. Ciò non toglie che i nuovi risultati siano un importante passo nella giusta direzione. “Abbiamo identificato una sottopopolazione neuronale che organizza il recupero che è necessaria e sufficiente per riprendere a camminare dopo la paralisi – hanno precisato gli studiosi – . La nostra metodologia stabilisce innoltre un quadro per l’utilizzo della cartografia molecolare per identificare i neuroni che producono comportamenti complessi”.

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