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Seguendo questa dieta puoi allungare la tua vita di 10 anni

A suggerirla è un team di ricerca norvegese che ha stimato l’impatto delle scelte alimentari sull’aspettativa di vita, arrivando alla definizione di una dieta ottimale per la longevità.
A cura di Valeria Aiello
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Tutti vorrebbero vivere più a lungo. Spesso ci viene detto che il modo migliore per riuscirci è quello di fare scelte di vita più sane, come praticare attività fisica, non fumare e non bere troppi alcolici. Alcuni studi hanno anche dimostrato che seguire una dieta più sana ed equilibrata può aumentare l’aspettativa di vita. Ed è proprio esaminando i risultati di queste ricerche, e confrontandoli con quelli del Global Burden of Disease Study, uno studio che fornisce una sintesi dello stato di salute della popolazione di molti Paesi, che un team di ricerca norvegese ha calcolato come l’assunzione di frutta, verdura, cereali, noci, legumi, pesce, uova, latticini, carne rossa e bevande zuccherate vada ad incidere sull’aspettativa di vita, arrivando a sviluppare una dieta ottimale per la longevità.

Secondo la loro ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Plos Medicine, questa dieta ottimale include più legumi (fagioli, piselli e lenticchie), cereali integrali (avena, orzo e riso integrale), noci e meno carni rosse e lavorate rispetto alla tipica dieta occidentale. Seguendo questa impostazione a partire dai 20 anni, le stime degli studiosi indicano che l’aspettativa di vita di uomini e donne potrebbe essere aumentata di oltre 10 anni. Se il passaggio dalla dieta occidentale a quella ottimale avvenisse invece dopo i 60, l’aspettativa di vita aumenterebbe comunque di 8 anni. Nel caso degli over 80, potrebbe aumentare di quasi 3 anni e mezzo.

Dal momento che cambiare completamente dieta non è sempre possibile, i ricercatori hanno anche calcolato cosa accadrebbe se le persone adottassero una dieta che sia a metà strada tra quella ottimale e la tipica occidentale, chiamando questo regime alimentare un approccio di fattibilità. E scoprendo che anche questo tipo di dieta potrebbe comunque aumentare l’aspettativa di vita dei ventenni, di poco più di 6 anni per le donne e 7 per gli uomini.

La dieta che ti allunga la vita

Riassumendo, i ricercatori hanno sviluppato il seguente elenco, indicando per i diversi gruppi alimentari sia quello che è il consumo nella dieta tipica occidentale (TW), sia i valori della dieta ottimale (OD) per la longevità, sia quelli del compromesso tra TW e OD, ovvero la dieta di approccio di fattibilità (FA).

Cereali integrali (peso fresco): TW 50 g, FA 137,5 g e OD 225 g (ad es. 2 fette sottili di pane di segale e 1 piccola ciotola di cereali integrali e di riso integrale al giorno). Per i cereali integrali, 225 g di peso fresco corrispondono a circa 75 g di peso secco, pari a 7 porzioni/giorno);
Verdure: TW 250 g, FA 325 g e OD 400 g (5 porzioni, es. 1 pomodoro grande, 1 peperone dolce, foglie di insalata mista, mezzo avocado e una ciotolina di zuppa di verdure);
Frutta: TW 200 g, 300 g e OD 400 g (5 porzioni, ad es. 1 mela, banana, arancia, kiwi e una manciata di frutti di bosco);
Frutta a guscio: TW 0 g, FA 12,5 g e OD 25 g (1 manciata di noci);
Legumi: TW 0 g, FA 100 g e OD 200 g (ad es. 1 tazza grande di fagioli/lenticchie/piselli ammollati);
Pesce: TW 50 g, FA 125 g e OD 200 g (ad es. 1 fetta grande di aringa);
Uova: TW 50 g, FA 37,5 g e OD 25 g (mezzo uovo);
Latte/latticini: TW 300 g, FA 250 g e OD 200 g (ad es. 1 tazza di yogurt);
Cereali raffinati: TW 150 g, FA 100 g, OD 50 g (es. cereali raffinati nel pane se misti pane intero/raffinato);
Carni rosse: TW 100 g, FA 50 g e OD 0 g;
Carne lavorata: TW 50 g, FA 25 g e OD 0 g;
Carni bianche: TW 75 g, FA 62,5 g e OD 50 g;
Bevande zuccherate: TW 500 g, FA 250 g e OD 0 g;
Oli vegetali aggiunti: TW 25 g, FA 25 g e OD 25 g.

Quanto mostrato dagli studiosi è dunque un metodo per valutare quali sono i cambiamenti che ciascuno di noi dovrebbe adottare per spostarsi il più possibile verso una dieta di fattibilità oppure una dieta ottimizzata per la longevità. “Avremmo potuto semplicemente indicare che per alcuni gruppi di alimenti come i legumi, una dieta ottimale richiede un apporto elevato ma tali assunzioni potrebbero non essere fattibili per molti – scrivono i ricercatori nello studio – . Pertanto, abbiamo anche presentato stime dietetiche dell’approccio di fattibilità che sono più vicine a ciò che possiamo realisticamente aspettarci dai cambiamenti di dieta della maggior parte delle persone e nella maggior parte dei contesti in cui certi obiettivi sono spesso difficili da perseguire nella pratica quotidiana”.

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