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Questo nuovo tipo di cella “solare” genera elettricità anche di notte

Lo ha dimostrato un team di ricerca australiano utilizzando un dispositivo semiconduttore in grado di produrre energia elettrica dal calore irradiato come luce infrarossa.
A cura di Valeria Aiello
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C’è una controparte meno nota del solare fotovoltaico che permette di generare elettricità anche di notte. Per quanto possa sembrare assurdo, anziché sfruttare i raggi del Sole per produrre energia elettrica, questa tecnologia funziona al contrario, producendo elettricità dal calore irradiato come luce infrarossa nel freddo cielo notturno.

A dimostrare in modo inequivocabile il suo possibile impiego sono stati i ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud, a Sydney, che per hanno realizzato un dispositivo semiconduttore, chiamato diodo termoradiativo, composto da materiali che normalmente sono impiegati negli occhiali per la visione notturna. Finora, il prototipo ha generato solo una piccola quantità di elettricità – circa 100.000 volte inferiore a quella prodotta da un pannello solare – ma unitamente alla tecnologia fotovoltaica esistente, questa applicazione può sfruttare la quantità di calore ceduto dalle celle solari dopo che il sole è tramontato.

Nel complesso, il processo sfrutta comunque l’energia solare che colpisce la Terra, riscaldando il Pianeta. Di notte, questa stessa energia si irradia nuovamente sotto forma di luce infrarossa, e il diodo termoradiativo ha dimostrato di poter generare elettricità sfruttando questo processo. “Ogni volta che c'è un flusso di energia, possiamo convertirlo in diverse forme – spiegano gli studiosi – . Il fotovoltaico, la conversione diretta della luce solare in elettricità, è un processo artificiale che l’uomo ha sviluppato per convertire l’energia solare in energia elettrica. In questo senso, il processo termoradiativo è simile: stiamo deviando l’energia che scorre nell’infrarosso da una Terra calda verso l’universo freddo”.

Una termocamera mostra la quantità di calore irradiato dal porto di Sydney e dai suoi dintorni nell'atmosfera durante la notte / UNSW
Una termocamera mostra la quantità di calore irradiato dal porto di Sydney e dai suoi dintorni nell'atmosfera durante la notte / UNSW

I risultati ottenuti dai ricercatori, pubblicati in un articolo sulla rivista ACS Photonics, rappresentano un importante passo in avanti nella tecnologia delle energie rinnovabili, confermando la possibile applicazione di un processo finora solo teorico. “Sfruttando la nostra conoscenza su come progettare e ottimizzare le celle solari, e prendendo in prestito materiali dalla gamma esistente di fotorilevatori a medio infrarosso, speriamo in rapidi progressi verso la realizzazione del sogno dell’energia solare di notte – ha affermato il professor Michael P. Nielsen dell’Università del Nuovo Galles del Sud e autore principale dell’articolo – . Anche se la commercializzazione di queste tecnologie è ancora una strada da percorrere, trovarsi da ricercatore all’inizio di un’idea in evoluzione è particolarmente eccitate”.

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