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Questo misterioso esopianeta ha la forma di una palla da rubgy

La scoperta fatta grazie al satellite Cheops dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
A cura di Valeria Aiello
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Rappresentazione artistica del pianeta WASP-103b e della sua stella / ESA
Rappresentazione artistica del pianeta WASP-103b e della sua stella / ESA

Al di fuori del Sistema solare c’è un misterioso esopianeta dalla forma decisamente insolita: diversamente dai normali pianeti sferici a cui siamo abituati, questo esopianeta, denominato WASP-103b, è ovale come una palla da rugby. Si trova nella costellazione di Ercole, a 1.800 anni luce da noi, e deve il suo aspetto all’attrazione esercitata dalla sua stella madre, che è circa 200 gradi più calda e 1,7 volte più grande del Sole. L’esopianeta WASP-103b è invece grande quasi il doppio di Giove, con 1,5 volte la sua massa, e ruota attorno alla sua stella seguendo un’orbita strettissima che completa in poco meno di un giorno.

Si tratta del primo caso di deformazione mai rilevato in un esopianeta: la scoperta, pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics dal team di astronomi guidato da Susana Barros dell'Università di Porto, è stata fatta grazie al satellite Cheops (CHaracterising ExOPlanets Satellite) dell’Agenzia spaziale europea (ESA), misurando il transito dell’esopianeta, ovvero il calo di luce causato dal suo passaggio davanti alla sua stella.

Generalmente, lo studio della curva di luce risultante rivela dettagli come le sue dimensioni, ma l’elevata precisione del satellite Cheops, insieme alla sua flessibilità di puntamento, ha permesso agli astronomi di rilevare l’infinitesimo segnale della deformazione causata dalle forze di marea: questa caratteristica, spiega l’ESA in una nota, potrà essere utilizzata per svelare ancora di più su WASP-103b.

Se riuscissimo a conoscere i dettagli della sua struttura interna con le future osservazioni, forse potremmo capire meglio cosa lo renda così gonfio – ha affermato Barros – . Conoscere le dimensioni del nucleo di questo esopianeta sarebbe importante anche per capire come si è formato”.

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