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Primo Natale nello spazio per il telescopio James Webb che ci regala una luccicante galassia lontana

A un anno al lancio, l’osservatorio spaziale mostra la sorprendente foto di una scintillante galassia a spirale che si trova nella costellazione di Pegaso, a 220 milioni di anni luce dalla Terra.
A cura di Valeria Aiello
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NGC 7469, una luminosa galassia a spirale che si trova a circa 220 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione di Pegaso / Credit: NASA/ESA/CSA
NGC 7469, una luminosa galassia a spirale che si trova a circa 220 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione di Pegaso / Credit: NASA/ESA/CSA

Il telescopio spaziale James Webb (JWST) ha scelto una scintillante galassia a spirale della costellazione di Pegaso per festeggiare il suo primo Natale nell’orbita intorno al secondo punto di Lagrange. La galassia, denominata NGC 7469, dista circa 220 milioni di anni luce dalla Terra e ospita una regione centrale estremamente luminosa, chiamata nucleo galattico attivo (AGN), che agli occhi del successore di Hubble si diffrange in una sorprendete stella a sei punte perfettamente allineata con il centro galattico. Nell’immagine sono visibili anche altre due punte più corte e più deboli, create sempre dalla diffrazione della luce sugli specchi di Webb.

Primo Natale nello spazio per il telescopio James Webb

Il JWST, che è frutto della collaborazione internazionale tra l’Agenzia spaziale statunitense (NASA), l’Agenzia spaziale europea (ESA) e l’Agenzia spaziale canadese (CSA), ha scrutato NGC 7469 come parte del programma Early Release Science del Great Observatories All-sky LIRGs Survey (GOALS) che mira a comprendere la formazione stellare, la crescita dei buchi neri supermassicci e il modo in cui le galassie interagiscono gravitazionalmente e si fondono attraverso i vasti abissi dello spazio e del tempo. NGC 7469, in particolare, offre agli astronomi l’opportunità di studiare la relazione tra il nucleo galattico attivo, la cui luminosità è dovuta alla luce emessa dalle polveri e dai gas che cadono all’interno del buco nero al centro della galassia, e l’attività di formazione stellare, in quanto questo stesso nucleo galattico è circondato da un anello ad alta formazione stellare (starbust) distante soli 1500 anni luce. La sua galassia compagna è IC 5283, parzialmente visibile nella parte in basso a sinistra dell’immagine.

Nel complesso, NGC 7469 si estende per circa 90.000 anni luce di diametro, dominati dagli eleganti bracci a spirale che si allungano nello spazio, e gode di un orientamento invidiabile, in quanto il piatto del suo piano galattico è rivolto quasi direttamente verso la Terra, offrendo possibilità di osservazioni sbalorditive. La natura compatta della sua struttura e la presenza di una grande quantità di polvere hanno però reso difficile ottenere sia la risoluzione sia la sensibilità necessarie allo studio di questo sistema, ma grazie agli strumenti a infrarossi e spettroscopici del telescopio spaziale James Webb, che compie un anno dal giorno del suo lancio nello spazio, avvenuto esattamente il 25 dicembre 2021, gli astronomi sono riusciti a ottenere immagini e spettri con dettagli senza precedenti.

La galassia NGC 7469 come mai vista prima d'ora

Il team di GOALS ha infatti potuto osservare una serie di caratteristiche rimaste finora inesplorate. Queste includono ammassi di formazione stellare molto giovani e mai visti prima, nonché di sacche di gas molecolare molto caldo e turbolento e prove dirette della distruzione di piccoli granelli di polvere entro poche centinaia di anni luce dal nucleo, a dimostrazione dell’attività del nucleo galattico sul mezzo interstellare circostante.

Gli studiosi hanno inoltre confermato l’esistenza di gas atomico diffuso e altamente ionizzato, che sembra uscire dal nucleo a circa 6,4 milioni di chilometri all’ora, come parte di un deflusso galattico che era stato precedentemente identificato, ma che Webb ha rivelato con precisione sbalorditiva. Con l’analisi dei dati ancora in corso, verranno sicuramente svelati ulteriori segreti di questo nucleo galattico e dell’anello di starbust che lo circonda.

Come premesso, a rendere unica la nuova immagine è la sorprendente stella a sei punte che si allinea perfettamente con il cuore di NGC 7469. “A differenza della galassia, questo non è un vero oggetto celeste, ma un artefatto di imaging noto come picco di diffrazione, un modello prodotto quando la luce si piega attorno ai bordi taglienti di un telescopio, in questo caso dovuto al luminoso nucleo galattico attivo irrisolto – spiega l’ESA in una nota – . Lo specchio primario di Webb è composto da segmenti esagonali che contengono ciascuno bordi su cui la luce si diffrange, dando sei punte luminose. Le due punte più corte e più deboli sono invece create dalla diffrazione dal puntone verticale che aiuta a sostenere lo specchio secondario di Webb”.

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