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Possibile tempesta di meteore a maggio: attese oltre mille fiammate all’ora nel cielo, se confermata

Gli astronomi ipotizzano che nella notte tra il 30 e il 31 maggio lo sciame meteorico delle Tau Ercolidi possa dar vita a una magnifica tempesta di meteore.
A cura di Andrea Centini
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Nella notte tra il 30 e il 31 maggio c'è la possibilità che si verifichi una magnifica tempesta di meteore, un fenomeno molto più imponente e spettacolare del classico picco di uno sciame meteorico. L'ultima volta un simile evento si verificò nel 2001, quando nel mese di novembre diedero spettacolo le Leonidi, con migliaia di fiammate nel cielo osservate ogni ora. Purtroppo quel fenomeno fu visibile soltanto dall'Asia. Ora gli esperti si aspettano che alla fine di questo mese possano innescare una tempesta di meteore le Tau Ercolidi, uno sciame meteorico generato dalla cometa periodica 73P/Schwassmann-Wachmann, vittima di una eccezionale frammentazione a partire dal 1995.

L'intensità e la spettacolarità di uno sciame meteorico vengono determinate dal Tasso Orario Zenitale o ZHR (acronimo di Zenithal Hourly Rate), che corrisponde al numero di meteore osservabili ogni ora. Ad esempio lo ZHR del picco massimo delle Eta Aquaridi, che si è verificato all'alba di oggi, giovedì 5 maggio, è stato di 10 – 20 meteore all'ora nell'emisfero boreale. Nulla in confronto agli exploit delle più famose Perseidi, le “Lacrime di San Lorenzo” di agosto, che possono arrivare a oltre 100 meteore all'ora. In entrambi questi casi si parla di pioggia meteorica, ma quando lo ZHR supera 1.000, cioè si possono osservare oltre mille meteore ogni ora, allora siamo innanzi a una tempesta meteorica, un evento molto più raro ed emozionante, che come indicato potrebbe palesarsi proprio alla fine del mese.

La frammentazione della cometa. Credit: Hubble / NASA
La frammentazione della cometa. Credit: Hubble / NASA

La Terra, infatti, sembra diretta verso un campo di detriti lasciato dalla suddetta cometa 73P/Schwassmann-Wachmann, scoperta dagli osservatori tedeschi Arnold Schwassmann e Arno Arthur Wachmann nel 1930 e balzata agli onori della cronaca internazionale nel 1995, quando la sua luminosità aumentò di 600 volte e divenne visibile ad occhio nudo. La ragione fu la distruzione del nucleo centrale in vari frammenti, un processo continuato fino al 2006, quando gli scienziati ne contarono ben 70 (ma si stima siano molti di più). Proprio a causa della formazione dell'abbondante scia di detriti e dall'attuale percorso della Terra, gli scienziati ritengono che nella notte tra il 30 e il 31 maggio possa manifestarsi la tempesta meteorica. I calcoli non sono ancora conclusivi (si tratta di fenomeni difficili da vedere) e non è chiaro se sarà l'Europa, il Nord America o l'Asia ad aver maggior fortuna con gli orari; si sa solo che l'evento potrebbe verificarsi e qualunque appassionato di astronomia non dovrebbe perderlo. A maggior ragione se si considera che sarà passata da poco la Luna Nuova, dunque il cielo sarà buio e le possibilità di vedere le fiammate nel cielo ancora migliori.

Rappresentazione di due tempeste meteoriche delle Leonidi
Rappresentazione di due tempeste meteoriche delle Leonidi

“Questo sarà un evento tutto o niente. Se i detriti di SW3 dovessero viaggiare a più di 220 miglia orarie dopo la separazione dalla cometa, potremmo vedere una bella pioggia di meteoriti. Se i detriti avessero velocità di espulsione più lente, nulla raggiungerà la Terra e non ci saranno meteore da questa cometa”, ha dichiarato in un comunicato stampa l'astronomo della NASA Bill Cooke. Normalmente le Tau Ercolidi non rientrano nel ventaglio degli sciami meteorici più suggestivi, proprio a causa della lentezza delle meteore, ma la frammentazione in atto potrebbe aver sparigliato le carte in tavola e regalarci uno degli spettacoli astronomici più emozionanti del 2022 e non solo. Non resta che aspettare la fine del mese per scoprirlo.

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