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Perché non dovresti sederti con le gambe incrociate: la spiegazione dell’esperto di anatomia

Benché possa apparire un comportamento innocuo, sedersi con le gambe accavallate può avere effetti decisamente spiacevoli per la nostra salute. Le potenziali conseguenze spiegate da un esperto di anatomia clinica.
A cura di Andrea Centini
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Quando si siedono moltissime persone tengono le gambe incrociate, all'altezza del ginocchio o della caviglia. Questo comportamento, apparentemente innocuo, può tuttavia avere effetti decisamente indesiderati sulla nostra salute, oltre ad aumentare il rischio di deformazioni dello scheletro. A spiegare le possibili conseguenze delle gambe accavallate è il professor Adam Taylor, docente e direttore presso il Centro Studi di Anatomia Clinica dell'Università Lancaster (Regno Unito). L'esperto di anatomia ha scritto un dettagliato articolo su The Conversation, suffragando i propri ragionamenti con una serie di ricerche che evidenziano quanto malsana e potenzialmente pericolosa possa essere la peculiare postura, ritenuta confortevole da molti.

Il medico ha innanzitutto messo in evidenza che accavallare le gambe all'altezza del ginocchio crea decisamente più problemi che farlo alla caviglia, pur essendo entrambi gli incroci caldamente sconsigliati. Curiosamente, secondo uno studio dell'Università di Dresda, il 62 percento delle persone incrocia la gamba destra sulla sinistra, il 26 percento predilige la soluzione opposta, mentre il 12 percento non ha preferenze. Dunque, perché accavallare le gambe fa male alla nostra salute?

Per prima cosa, il professor Taylor sottolinea che questa posizione può portare a un disallineamento dei fianchi, rendendone uno più alto dell'altro (con conseguente alterazione dell'andatura). In secondo luogo determina un cambiamento nella velocità del flusso sanguigno, favorendo il ristagno del sangue e catalizzando il rischio di trombosi a causa di coaguli di sangue che potrebbero formarsi. Questo è particolarmente vero stando con le gambe incrociate all'altezza delle ginocchia, una posizione che spinge il cuore a lavorare di più per compensare il ristagno e porta a un aumento della pressione sanguigna, con tutto ciò che ne consegue. Questa condizione “può aumentare il rischio di danni ai vasi sanguigni, motivo per cui quando ti viene misurata la pressione sanguigna dovresti avere i piedi appoggiati sul pavimento”, spiega il professor Taylor.

Piuttosto significativi i possibili problemi allo scheletro, ai muscoli, ai nervi e in generale alla postura, soprattutto quando si tiene questa posizione per lunghissimo tempo. Per fare un esempio pratico, a causa della pandemia di COVID-19 c'è stato un significativo aumento dello smartworking e della didattica a distanza; in molti si sono industriati a casa con sedie “di fortuna”, trovando magari più comode sedute non propriamente adatte a un ambiente di lavoro studio. L'accavallamento prolungato delle gambe può provocare modifiche alla lunghezza dei muscoli e all'organizzazione delle ossa del bacino, con possibile disallineamento della colonna vertebrale e delle spalle. Anche la testa può andare fuori allineamento a causa di cambiamenti nelle ossa del collo, “poiché la colonna vertebrale compensa per mantenere il centro di gravità sopra il bacino”, spiega l'esperto di anatomia. Lo stesso bacino può disallinearsi per via delle continue sollecitazioni di allungamento sui muscoli dei glutei.

Tra gli altri effetti citati dal professor Taylor vi sono anche un rischio superiore scoliosi – ovvero un'anomala curvatura della colonna vertebrale – e di altre deformazioni strutturali dello scheletro. L'incrocio delle gambe può portare alla compressione e persino alla lesione del nervo peroneo, che si manifestano con debolezza nel compiere alcuni movimenti del piede. Nel caso dei maschi, inoltre, questa posizione può far aumentare la temperatura dei testicoli fino a 3.5° C: come evidenziato dallo studio “Evaluation of Lasting Effects of Heat Stress on Sperm Profile and Oxidative Status of Ram Semen and Epididymal Sperm”, il calore ha un impatto negativo sulla concentrazione e sulla vitalità degli spermatozoi, determinando conseguenze sulla fertilità.

Nonostante tutti questi effetti negativi, lo scienziato ricorda che tenere le gambe incrociate può aiutare le persone che hanno una gamba più lunga dell'altra, equilibrando il dislivello del bacino, inoltre, come evidenziato dallo studio “The Effects of Cross-Legged Sitting on the Trunk and Pelvic Angles and Gluteal Pressure in People with and without Low Back Pain”, ci sono vantaggi per alcune articolazioni. Senza dimenticare quanto è benefico lo yoga per la salute generale, compresa la caratteristica posizione seduta (a terra) con le gambe incrociate. Alla luce di queste premesse il professor Taylor indica che in linea generale “è meglio evitare di incrociare le gambe, se possibile”, ma sottolinea anche che molte delle conseguenze negative di questa posizione possono essere esacerbate da condizioni sottostanti, come la sedentarietà e l'obesità.

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