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Perché le lenti a contatto riutilizzabili sono più pericolose di quelle monouso

Secondo un nuovo studio condotto nel Regno Unito, le persone che indossano lenti a contatto riutilizzabili hanno quasi quattro volte più probabilità di contrarre infezioni agli occhi.
A cura di Valeria Aiello
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Pur essendo generalmente molto sicuro, l’uso delle lenti a contatto, sempre più diffuso a livello globale – non solo per correggere difetti visivi ma anche per sperimentare nuovi look – , non è esente da rischi.  Il principale risiede nel possibile sviluppo di infezioni oculari, come la cheratite microbica, che se sottovalutata o non trattata tempestivamente può essere pericolosa per la vista.

Alcuni semplici accorgimenti riducono notevolmente la probabilità di sviluppare questo tipo di infezioni, tuttavia non sempre gli utilizzatori di lentine sono sufficientemente attenti nell’osservare una scrupolosa igiene durante la manipolazione di questi dispositivi. Lo dimostrano i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Ophthalmology da un team di ricerca del Moorfields Eye Hospital e dell’University College di Londra, che ha rilevato come il rischio di sviluppare una cheratite da Acanthamoeba, un tipo di infezione corneale causata da un microrganismo (ameba) che normalmente si trova nel suolo, nell’acqua dolce e in altri habitat naturali, sia di circa quattro volte superiore nelle persone che usano lenti a contatto riutilizzabili rispetto a quelle monouso.

Lenti a contatto e rischio di cheratite

Negli ultimi anni, hanno spiegato gli autori dello studio, si è assistito a un aumento della cheratite da Acanthamoeba associato all’uso di lenti a contatto. “Indossare lenti a contatto è attualmente la principale causa di cheratite microbica nei pazienti con occhi altrimenti sani nel Regno Unito, così come in tutta Europa – hanno affermato i ricercatori – . La perdita della vista dovuta alla cheratite microbica è rara, ma quella da Acanthamoeba è una delle più gravi ed è responsabile di circa la metà delle infezioni di coloro che usano lenti a contatto”.

La cheratite provocata da questo microrganismo fa sì che la superficie anteriore dell’occhio, la cornea, diventi dolorosa e infiammata, a causa dell'infezione da Acanthamoeba che può portare alla formazioni di pericolose cisti. I pazienti più gravemente colpiti (un quarto del totale) possono riportare la perdita parziale o totale della vista e devono affrontare un trattamento prolungato. “Complessivamente – precisano gli studiosi – il 25% delle persone colpite da questa infezione necessita di trapianti di cornea per curare la malattia o ripristinare la vista”.

Nel loro studio, i ricercatori hanno valutato oltre 200 pazienti del Moorfields Eye Hospital, di cui 83 persone con cheratite da Acanthamoeba, che hanno confrontato con un gruppo di 122 persone che hanno richiesto visite oculistiche per altre condizioni, al fine di stabilire quali fattori aumentassero il rischio di contrarre l’infezione corneale. Dall’analisi dei dati è emerso che le persone che indossavano lenti a contatto morbide riutilizzabili (come le mensili) avevano 3,8 volte più probabilità di sviluppare una cheratite da Acanthamoeba rispetto alle persone che indossavano lentine usa e getta giornaliere.

Azioni come il fare la doccia con le lentine ha aumentato di 3,3 volte il rischio di sviluppare una cheratite da Acanthamoeba, mentre indossare le lenti durante la notte ha incrementato tale rischio di 3,9 volte. Tra i portatori di lentine giornaliere, il riutilizzo di questi dispositivi usa e getta ha aumentato di cinque volte il rischio di infezione. “Studi precedenti hanno collegato la cheratite da Acanthamoeba all’uso di lenti a contatto in vasche idromassaggio, nelle piscine o nei laghi – ha spiegato la prima autrice dello studio, la professoressa Nicole Carnt – . Grazie ai risultati della nostra ricerca, abbiamo aggiunto le docce a quest’elenco, sottolineando che l’esposizione all’acqua quando si indossano le lenti dovrebbe essere evitata”.

Le confezioni delle lenti a contatto dovrebbero includere informazioni sulla sicurezza delle lenti e sulla prevenzione dei rischi, anche semplici, come ad esempio l’indicazione “non applicare con acqua” o “non lavare con acqua” su ogni custodia, considerato che molte persone acquistano le lentine online senza confrontarsi con un operatore sanitario – ha aggiunto il professor John Dart, autore corrispondente dello studio – . Le misure igieniche di base per la manipolazione delle lenti a contatto possono fare molto per evitare le infezioni, ad esempio lavando e asciugando accuratamente le mani prima dell’applicazione”.

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