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Nuovo messaggio per contattare gli alieni contiene la posizione della Terra: pessima idea per alcuni

I ricercatori della NASA e del SETI hanno preparato un nuovo messaggio per comunicare con gli alieni. Cosa contiene e perché può essere un rischio.
A cura di Andrea Centini
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Credit: JPL/SETI
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Gli scienziati hanno preparato un nuovo messaggio per contattare gli alieni intelligenti che potrebbero vivere nella nostra galassia, la Via Lattea. Si tratta di una sorta di replica aggiornata del famoso messaggio di Arecibo, una trasmissione radio inviata il 16 novembre del 1974 dal radiotelescopio di Arecibo (Porto Rico) verso l'Ammasso di Ercole, il più luminoso ammasso stellare del nostro emisfero, distante circa 25mila anni luce. Fu scelto proprio per la ricchezza di stelle, che aumenta le probabilità di raggiungere pianeti potenzialmente abitati. Il nuovo messaggio, chiamato Beacon in the Galaxy (BITG), ha lo scopo di metterci in comunicazione con le civiltà extraterrestri – secondo uno studio dell'Università di Nottingham potrebbero essercene almeno 36 nella Via Lattea – e presentare alcuni dati di base legati alla Terra, al Sistema solare e alla specie umana.

A mettere a punto il Beacon in the Galaxy è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto Politecnico della Virginia, dell'Università di Cambridge (Regno Unito), dell'Università di Scienze Applicate di Hanze (Paesi Bassi), dell'Istituto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) – responsabile dell'invio del messaggio di Arecibo -, dell'Università di Pechino (Cina) e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal dottor Jonathan H. Jiang, ricercatore presso il California Institute of Technology, per mettere a punto il nuovo messaggio radio hanno sfruttato il medesimo metodo di quello vecchio, ovvero il codice binario, considerato una forma di linguaggio potenzialmente universale, che potrebbe essere facilmente compreso dagli alieni intelligenti. “Il codice binario è la forma più semplice di matematica in quanto coinvolge solo due stati opposti: zero e uno, sì o no, nero o bianco, massa o spazio vuoto. Quindi, la trasmissione del codice come binario sarebbe molto probabilmente comprensibile a tutti gli ET ed è la base del messaggio BITG”, hanno spiegato gli autori del progetto.

Credit: JPL/SETI
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Ma cosa contiene esattamente questo messaggio? Oltre a concetti matematici e fisici di base,  che hanno l'obiettivo di stabilire un contatto comunicativo – dato che non si conosce il modo in cui comunicano i nostri possibili “vicini” stellari -, nel BITG sono presenti informazioni sulla composizione biochimica degli organismi viventi sulla Terra e la posizione del pianeta “con l'ora del Sistema Solare nella Via Lattea rispetto agli ammassi globulari conosciuti. Sono presenti anche immagini digitalizzate e stilizzate della doppia elica del DNA, del sistema solare, della superficie terrestre, dell'aspetto dell'essere umano (uomo e donna nudi). Non manca naturalmente un invito a rispondere a chiunque riceva tale messaggio. Gli scienziati sottolineano che il messaggio radio potrebbe essere inviato dall'Allen Telescope Array dell'Istituto SETI, che si trova nella California settentrionale, oppure dal gigantesco radiotelescopio FAST costruito in Cina nella provincia di Guizhou, che ha un diametro di ben 500 metri. Il vecchio radiotelescopio di Arecibo non potrà più essere utilizzato poiché distrutto nel 2020 a causa di un terremoto.

Sebbene l'idea di contattare forme di vita intelligente possa sembrare molto affascinante e intrigante, non tutti gli scienziati sono favorevoli all'idea, soprattutto di comunicare la posizione esatta della Terra. Stephen Hawking era uno di questi. Alieni ostili e con capacità tecnologiche superiori alle nostre, infatti, potrebbero essere interessati a invadere il nostro pianeta e ad annientarci. “Se si guarda alla storia, il contatto tra umani e organismi meno intelligenti è stato spesso disastroso dal loro punto di vista e gli incontri tra civiltà con tecnologie avanzate e primitive sono andati male per i meno avanzati”, disse il compianto astrofisico britannico. Ma il dottor Jiang e colleghi sono certi che alieni intelligenti in grado di ricevere comunicazioni conoscono anche la “collaborazione e la pace”, dunque sono ottimisti sul fatto che non siano ostili. Visto quello che sta accadendo ora sulla Terra, il fatto di essere intelligenti e di saper comunicare non ha purtroppo nulla a che vedere con la pace. I dettagli del messaggio sono descritti nell'articolo “A Beacon in the Galaxy: Updated Arecibo Message for Potential FAST and SETI Projects” in prestampa pubblicato su ArXiv.

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