111 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Morto lo scienziato Frank Drake, il pioniere della ricerca sugli Ufo: cosa ha scoperto

Aveva 92 anni. Sviluppò l’omonima equazione per calcolare il numero di specie aliene intelligenti che potrebbero essere rilevabili nella nostra galassia.
A cura di Valeria Aiello
111 CONDIVISIONI
Immagine

Frank Drake, l’astronomo e astrofisico americano che ha aperto la strada alla ricerca della vita extraterrestre è morto all’età di 92 nella sua casa di Apos, in California. Professore emerito di astronomia e astrofisica ed ex Preside della Divisione di Scienze naturali all’Università della California di Santa Cruz, era nato a Chicago il 28 maggio 1930 e durante la sua vita è stato fondatore del campo scientifico impegnato nella ricerca dell’intelligenza extraterrestre (SETI), sviluppando l’equazione di Drake, diventata fondamentale per la ricerca della vita aliena da parte degli scienziati. Numerosi i suoi contributi: fece le prime osservazioni delle cinture di radiazione di Giove e fu uno dei primi astronomi a misurare la temperatura della superficie di Venere e l’effetto serra della sua densa atmosfera. Drake è stato direttore dell’Osservatorio di Arecibo a Porto Rico, oltre ad diventare un mentore e un’ispirazione per generazioni di astronomi e astrofisici. “Quando la storia della scienza sarà scritta tra qualche centinaio di anni, dopo che avremo scoperto la vita intelligente oltre la Terra, cosa che credo, assolutamente, a un certo punto faremo, credo che Frank prenderà un posto tra i più grandi scienziati che siano mai vissuti – ha affermato l’astrofisico Andrew Siemion, direttore del Berkeley SETI Research Center presso l’Università della California a Berkeley – . È stato fantastico avere la possibilità di conoscerlo”.

Drake coltivò la sua passione per lo spazio durante tutta la sua formazione. Si laureò in Ingegneria Fisica alla Cornell University nel 1951 e diventò membro programma Navy ROTC, dove prestò servizio dal 1952 al 1955 come ufficiale di elettronica nella Marina degli Stati Uniti. Studiò poi astronomia all’Università di Harvard dal 1955 al 1958, dove conseguì il dottorato di ricerca e fu il consigliere di Cecilia Payne-Gaposchkin, l’astrofisica che per prima propose che le stelle fossero fatte principalmente di idrogeno ed elio.

Durante gli anni ad Harvard, mentre stava osservando l'ammasso stellare delle Pleiadi con un radiotelescopio, individuò uno strano segnale che sembrava muoversi lungo l’ammasso, che risultò essere una trasmissione da un vicino operatore radioamatore. Ciò portò tuttavia Drake a calcolare se un segnale radio artificiale potesse provenire dal lontano sistema stellare. Una volta conseguito il dottorato di ricerca, lavorò al National Radio Astronomy Observatory (NRAO) a Green Bank, in West Virginia, dove installò nuovi telescopi e fece le sue osservazioni rivoluzionarie su Giove e Venere. Nel 1960, utilizzando il telescopio Tatel dell’osservatorio, si imbarcò in quello che chiamò Project Ozma, sviluppando l' equazione di Drake e il messaggio di Arecibo, una codifica digitale di una descrizione astronomica e biologica della Terra e delle sue forme di vita per la trasmissione nel cosmo.

L’equazione di Drake per calcolare il numero di specie aliene intelligenti

Drake ideò l’equazione nel 1961, per stimare il numero di civiltà extraterrestri rilevabili nella Via Lattea in base ai valori di alcune variabili. Tali variabili includevano il numero di pianeti in orbita attorno ad altre stelle e la probabilità che la vita emerga su un dato pianeta, come di seguito specificato:

N= R* x fp x ne x fl x fi x fc x L

N (numero di civiltà rilevabili nella Via Lattea), R* (la velocità con cui nascono le stelle), fp (la frazione di stelle che ospitano pianeti), ne (numero di pianeti abitabili per sistema planetario), fl (la frazione di quei pianeti su cui si evolve la vita) fi (la frazione della vita che evolve l’intelligenza), fc (la frazione di vita intelligente che sviluppa tecnologie comunicative), l (la durata media del tempo in cui le civiltà sono rilevabili).

Ovviamente all'epoca non aveva idea di cosa sarebbe diventata questa equazione, cosa avrebbe rappresentato – ha spiegato la figlia di Drake, Nadia, una scrittrice collaboratrice del National Geographic – . Il fatto che le persone se la facciano tatuare sul corpo e che venga regolarmente citata come una delle equazioni più note nella scienza, è sempre stato divertente per lui”.

In seguito alla sua permanenza alla NRAO, Drake ha lavorato anche al Jet Propulsion Laboratory della NASA come capo della sua sezione di scienze lunari e planetarie e nel 1964 è entrato a far parte della facoltà di astronomia della Cornell University. È stato anche direttore dell’Osservatorio di Arecibo a Porto Rico dal 1966 al 1968 e del National Astronomy and Ionosphere Center di Cornell, che ha gestito il radiotelescopio Arecibo, dal 1971 al 1981.

Il messaggio di Arecibo

Durante il suo mandato, Drake ha supervisionato gli aggiornamenti di Arecibo, originariamente costruito per monitorare l’alta atmosfera per la ricerca sulla difesa missilistica e per rendere l’osservatorio più adatto alla ricerca astronomica, presiedendo l’installazione di una nuova superficie sulla massiccia parabola del telescopio che rese lo strumento molto più sensibile, nonché l'aggiunta di un nuovo potente radar in grado di rilevare i movimenti di asteroidi e altri corpi planetari. Ne 1974 progettò il messaggio di Arecibo, il primo messaggio interstellare trasmesso deliberatamente dalla Terra, che venne inviato all’ammasso globulare M13 a circa 22.000 anni luce di distanza dalla Terra, come una dimostrazione dei risultati tecnologici umani, piuttosto che un vero tentativo di entrare in contatto con gli extraterrestri.

Co-progettò anche la Pioneer Plaque, un messaggio con immagini installato sui veicoli spaziali Pioneer 10 e Pioneer 11 che includeva un’illustrazione di un uomo e una donna, il nostro sistema solare e una mappa che individuava la posizione del sole nella galassia e in seguito ha lavorato come direttore tecnico, con Carl Sagan e Ann Druyan nella creazione del Voyager Golden Record trasportato sulla navicella spaziale Voyager 1 e 2. Drake è stato direttore associato del Cornell Center for Radiophysics and Space Research, come direttore dell’Osservatorio di Arecibo dal 1966 al 1968 e come direttore del National Astronomy and Ionosphere Center (NAIC), che comprende la struttura di Arecibo, dalla sua fondazione nel 1971 al 1981.

Nel 1984, Drake lasciò la Cornell nel 1984 e si trasferì con la sua famiglia in California, dove iniziò a lavorare come preside della Divisione di Scienze Naturali presso l’Università della California, a Santa Cruz. Quando si è dimesso da quel ruolo nel 1988, è rimasto professore ed è stato reclutato nel SETI Institute di recente fondazione, dove ha lavorato come presidente del consiglio di amministrazione e direttore del suo Centro Carl Sagan per lo studio della vita nell’universo. Drake si ritirò dall'insegnamento nel 1996.

Numerosi i riconoscimenti accademici, come attesta il necrologio dell’Università della California, a Santa Cruz: collega dell’American Academy of Arts and Sciences, membro della National Academy of Sciences, presidente della Astronomical Society of the Pacific, presidente del Consiglio del National Research Council’s Board su Fisica e Astronomia e vicepresidente dell’American Association for the Advancement of Science.

111 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views