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Misteriosa luce fantasma scoperta appena al di fuori del Sistema solare: l’origine è ignota

Dall’analisi di oltre 200mila immagini di Hubble è stato identificato un inspiegabile bagliore attorno al nostro sistema. Ecco l’ipotesi degli scienziati.
A cura di Andrea Centini
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Attorno al Sistema solare è stata scoperta una fonte di luce misteriosa, la cui origine è ignota agli scienziati. Non a caso è stata soprannominata “luce fantasma”, proprio perché non si sa nulla su di essa. Come spiegato dalla NASA sul suo portale ufficiale, è come se qualcuno spegnesse tutte le luci in una stanza e quest'ultima, invece di rimanere completamente al buio, continua ad avere un inspiegabile e inquietante debole velo di luce, in grado di mostrarci i dettagli di pareti, soffitto e pavimento. La luce rilevata appena all'esterno del nostro sistema è stata scoperta grazie alle immagini catturate dal celebre Telescopio Spaziale Hubble, che da oltre 30 anni orbita attorno alla Terra.

A identificare e descrivere la misteriosa “luce fantasma” è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani dell'Università Statale dell'Arizona (ASU) e dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, che hanno collaborato con i colleghi del Goddard Space Flight Center della NASA, dell'Università dell'Australia Occidentale, dell'Università Macquarie di Sydney e di altri istituti. I ricercatori, coordinati dal professor Timothy Carleton, docente presso la Scuola di Esplorazione della Terra e dello Spazio dell'ateneo di Tempe, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato ben 200.000 immagini catturate da Hubble, nel cuore di un progetto chiamato SKYSURF. L'obiettivo era determinare quale fosse la luce residua del Sistema solare dopo aver sottratto tutta quella emessa dalle fonti conosciute: stelle, galassie, pianeti e la cosiddetta “luce zodiacale” o “falsa alba”. Come spiegato dalla NASA, questa luce è generata da polvere interplanetaria in orbita nel piano del nostro sistema, che riflette la luce del Sole. Eliminando dal firmamento tutte queste fonti conosciute, dovrebbe rimanere un cielo completamente buio e freddo, invece gli scienziati hanno scoperto che resta un misterioso bagliore di fondo: la luce fantasma, appunto.

La sua scoperta segue quella fatta nel 2021 dalla sonda New Horizons della NASA, che negli scorsi anni ha visitato Plutone, il suo satellite Caronte e altri oggetti nella remota fascia di Kuiper, prima di dirigersi verso lo spazio interstellare. In quel caso la sonda rilevò un velo di luce fantasma attorno al Sistema solare più debole di quello identificato con Hubble. Anche in questo caso non ne è nota la fonte. Si pensava che la luce potesse essere generata da galassie remote sfuggite agli “occhi” degli strumenti, ma questa ipotesi è stata smentita dalle misurazioni. Tra le ipotesi figura anche il decadimento della materia oscura, ma quella ritenuta più probabile per questi bagliori è la presenza di un altro velo sferico di polvere, lasciato da comete che viaggiano dalle aree più remote a quelle più interne del Sistema solare. Queste minuscole particelle – ancora non identificate – verrebbero “accese” dalla riflessione della luce solare, dando vita al tenue e misterioso bagliore. Esso è talmente debole che è “equivalente al bagliore costante di dieci lucciole sparse in tutto il cielo”, ha spiegato la NASA.

“Più del 95 percento dei fotoni nelle immagini dell'archivio di Hubble proviene da distanze inferiori a 3 miliardi di miglia dalla Terra. Sin dai primi giorni di Hubble, la maggior parte dei suoi utenti ha scartato questi fotoni del cielo, poiché sono interessati ai deboli oggetti discreti nelle immagini di Hubble come stelle e galassie”, ha dichiarato l'astronomo Rogier Windhorst, che da molti anni analizza i dati del telescopio spaziale. “Ma questi fotoni del cielo contengono informazioni importanti che possono essere estratte grazie alla capacità unica di Hubble di misurare i deboli livelli di luminosità con alta precisione durante i suoi tre decenni di vita”, ha continuato l'esperto.

Per gli scienziati è importante quantificare e determinare l'origine di questa luce fantasma poiché non solo ci aiuterà a comprendere più a fondo il nostro sistema, ma anche a elaborare meglio gli spettri luminosi provenienti da oggetti distanti, che potrebbero essere alterati proprio a causa di questo bagliore di luce non considerato nei dati. I dettagli sulla misteriosa luce fantasma sono stati pubblicati in tre articoli sulle riviste scientifiche The Astronomical Journal e The Astrophysical Journal Letters (potete consultarli qui, qui e qui)

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