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Lupo affetto da rogna avvistato al Parco Nazionale del Circeo: le foto dello sfortunato predatore

Uno splendido esemplare di lupo italiano è stato fotografato al Parco Nazionale del Circeo, non distante dal lago di Caprolace. Il predatore, come mostrano le fotografie di Giacomo Salomone, sembra affetto da rogna.
A cura di Andrea Centini
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Il lupo avvistato al Parco Nazionale del Circeo. Credit: Giacomo Salomone
Il lupo avvistato al Parco Nazionale del Circeo. Credit: Giacomo Salomone

Nei pressi del lago di Caprolace, nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, il fotografo naturalista Giacomo Salomone ha avvistato e immortalato un esemplare di lupo grigio appenninico o lupo italiano (Canis lupus italicus). L'animale selvatico, purtroppo, come mostrano i due scatti del fotografo risulta in condizioni fisiche piuttosto precarie; molto probabilmente è infatti affetto da rogna. Si tratta di una patologia della pelle che colpisce tutti i mammiferi ed è causata dall'infestazione di acari. Se ne riconoscono due forme principali: la demodicosi (o rogna rossa) provocata dall'acaro Demodex canis e la scabbia o (rogna sarcoptica), molto contagiosa, che invece è provocata dal Sarcoptes scabiei. Il povero predatore sembra presentare effetti piuttosto estesi e debilitanti della malattia.

Il lupo, come raccontato a Fanpage.it dall'autore degli scatti, è sbucato fuori da un campo all'improvviso. Inizialmente Salomone non credeva che si trattasse proprio del meraviglioso lupo italiano. “Era verso le 10 del mattino, nel momento in cui è uscito allo scoperto sulla strada. Sono sceso dalla macchina, ma lì per lì non avevo capito subito che fosse un lupo. Credevo più un cane, magari di qualche fattoria della zona. Solo dopo averlo inquadrato con la macchinetta ho capito che era un lupo. È stato fermo una decina di secondi a fissarmi per poi andarsene in un campo lì vicino”, ha affermato il fotografo. Salomone era appostato in zona per scattare fotografie ai rapaci e non avrebbe mai immaginato di poter incontrare il grande predatore, che si è manifestato a circa 20 / 30 metri dalla sua posizione. “È stata un'emozione unica vederlo così da vicino, anche se purtroppo non in buona salute”, ha aggiunto il fotografo, molto emozionato per l'incontro inatteso ma anche dispiaciuto per le condizioni di salute dell'animale.

Credit: Giacomo Salomone
Credit: Giacomo Salomone

La presenza dei lupi nel Parco Nazionale del Circeo e nella foresta planiziale di Sabaudia è nota da circa 3 anni, da quando i primissimi esemplari furono immortalati dalle fototrappole piazzate dagli zoologi dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Si tratta di un numero contenuto di individui – partito da un nucleo famigliare – che è tornato a ripopolare naturalmente il proprio habitat dopo circa un secolo, a seguito dallo sterminio perpetrato dall'uomo. “Il lupo sta tornando a occupare molte delle zone da cui era scomparso a causa della persecuzione diretta da parte dell’uomo. Ed è tornato anche nel Parco Nazionale del Circeo”, aveva scritto l'ente parco ad aprile del 2021 in una nota. “Da circa un anno si registrano avvistamenti di alcuni esemplari anche all’interno del territorio del Parco Nazionale del Circeo. Un ritorno spontaneo, che si inserisce nella naturale espansione della specie in Italia e che può favorire il ripristino degli equilibri biologici”, aveva aggiunto.

Credit: Giacomo Salomone
Credit: Giacomo Salomone

I lupi giunti nel parco laziale predano cinghiali, daini e altri ungulati, non rappresentando alcun pericolo per le persone, avendo evoluto una naturale e sana diffidenza verso la nostra specie, dalla quale si mantiene debitamente – e intelligentemente – a distanza. “Il lupo in Europa non è considerato una specie pericolosa per gli esseri umani. Secoli di difficile convivenza con l'uomo ne hanno plasmato il comportamento facendo sì che, se può, il lupo evita di incontrarlo. Dal dopoguerra a oggi non esistono casi documentati di aggressione nei confronti dell'uomo”, ha spiegato il parco del Circeo. L'ente ha aggiunto che questo animale predilige le prede selvatiche, ma occasionalmente, vista la grande capacità adattativa, “può causare danni agli allevamenti” dove gli animali non sono custoditi nelle ore serali e notturne.

Un lupo italiano. Credit: Andrea Centini
Un lupo italiano. Credit: Andrea Centini

Alla fine del 2022 si è verificato il primo incidente di questo genere nei pressi del Parco Nazionale del Circeo, un attacco ai danni di un gregge di pecore che viveva su un terreno di Borgo Vodice, nei pressi di Sabaudia. Dodici ovini sono stati uccisi e tre feriti gravemente dal branco di lupi, che evidentemente ha profittato di prede “facili” e lasciate libere di notte. Per questo, data la presenza dei meravigliosi predatori, si raccomanda ai proprietari di animali domestici di prendere tutte le opportune precauzioni per proteggerli. Perché convivere con i lupi non solo è possibile, ma anche necessario. Questi splendidi animali giocano un ruolo straordinario nel mantenimento degli equilibri ecologici, prevenendo la proliferazione di specie che, senza il controllo naturale determinato dai lupi, possono arrecare danni significativi al patrimonio forestale e boschivo (ad esempio divorando tutti i germogli e impedendo la crescita di nuove piante).

Lupo italiano. Credit: Andrea Centini
Lupo italiano. Credit: Andrea Centini

Si teme che i lupi presenti nel Parco Nazionale del Circeo possano essere presi di mira da persone senza scrupoli, spaventate o preoccupate per il bestiame. La presenza dell'esemplare immortalato da Giacomo Salomone è stata segnalata alla compagnia di Carabinieri Forestali di Villa Fogliano, che vigilano sulla fauna selvatica e il rispetto della legge. Il lupo italiano, infatti, è rigorosamente protetto.

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