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La vita potrebbe aver avuto origine prima su Marte (che sulla Terra)

Lo suggerisce una nuova ricerca dell’Università di Copenaghen che mostra come circa 4,5 miliardi di anni fa su Marte ci fossero le condizioni e le molecole organiche necessarie a far emergere la vita.
A cura di Valeria Aiello
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Le molecole organiche che hanno permesso alla vita di emergere erano presenti su Marte circa 4,5 miliardi di anni fa. Lo suggerisce una nuova ricerca dell’Università di Copenaghen appena pubblicata sull’autorevole rivista Science Advance, secondo cui Marte potrebbe aver avuto le condizioni favorevoli alla vita molto prima della Terra.

Il nostro pianeta, così come Marte, fa parte del Sistema Solare Interno, cioè lo spazio che va dal Sole alla cintura di asteroidi, costituito dai quattro pianeti rocciosi (Mercurio, Venere, Marte e la Terra) che, in seguito alla loro formazione, subirono una fase di bombardamento da parte di un flusso di materiale asteroidale e/o cometario. Ma mentre la tettonica a placche della Terra ha cancellato tutte le prove di ciò che è accaduto nei primi 500 milioni di anni di storia del nostro pianeta, su Marte, che non ha una tettonica a placche ma una superficie stazionaria, il pianeta ha conservato gran parte di queste rocce.

Attraverso l’analisi di 31 meteoriti marziani ritrovati sulla Terra, gli autori dello studio hanno cercato di rispondere a una serie di domande fondamentali sulla loro origine. Ad esempio, fino ad ora non era mai stato determinato se questi antichi frammenti provenissero dal Sistema Solare interno o esterno, o se trasportassero del materiale organico che avrebbe potuto permettere lo sviluppo della vita.

Usando misurazioni degli isotopi del cromo ad altissima precisione, i ricercatori hanno identificato i meteoriti come condriti carboniose provenienti dal Sistema Solare esterno. Sulla base della prevalenza di tali rocce su Marte e del fatto che il ghiaccio di solito rappresenta il 10 percento della loro massa, gli autori hanno calcolato che questi antichi impatti hanno portato sul suolo marziano abbastanza acqua da coprire l’intero pianeta con oceani profondi almeno 300 metri e forse fino a un chilometro. Oltre all’acqua, è noto che questi asteroidi ghiacciati del Sistema Solare esterno hanno trasportato nel Sistema Solare interno molecole organiche come gli amminoacidi. “Questi composti vengono utilizzati quando il DNA e l’RNA formano basi che contengono tutto ciò di cui una cellula ha bisogno” hanno precisato gli studiosi.

Tutto questo è accaduto nei primi 100 milioni di anni dell’evoluzione di Marte – ha spiegato in una nota l’autore senior dello studio, il professor Martin Bizzarro del Center for Star and Planet Formation dell’Università di Copenaghen – . Un altro aspetto interessante è che gli asteroidi trasportavano anche molecole organiche che sono biologicamente importanti per la vita”.

Tuttavia, mentre le condizioni su Marte potrebbero essere state ideali per la nascita della vita, lo stesso non si può dire per la Terra. “Dopo questa prima fase, è accaduto qualcosa di catastrofico per la potenziale vita sulla Terra – ha aggiunto Bizzaro – . Si ritiene infatti che ci sia stata una gigantesca collisione tra la Terra e un altro pianeta delle dimensioni di Marte. Si è trattato di stata una collisione energetica che ha formato il sistema Terra-Luna e, allo stesso tempo, ha spazzato via tutta la vita potenziale sulla Terra”.

Presi insieme, questi risultati suggeriscono che la vita probabilmente ha avuto maggiori possibilità di prosperare su Marte che sulla Terra durante i primi anni di formazione del Sistema Solare interno.

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