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La NASA ha individuato un nuovo pianeta (forse) abitabile che dista 100 anni luce da noi

Delle dimensioni della Terra, si chiama TOI 700 E dal nome della sua stella madre TOI 700, attorno a cui orbita a una distanza che permetterebbe l’esistenza di acqua liquida sulla sua superficie.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione del l pianeta TOI 700 E che orbita all'interno della zona abitabile della sua stella. In lontananza TOI 700 D, anch'esso delle dimensioni della Terra / Credit: NASA/JPL-Caltech/Robert Hurt
Illustrazione del l pianeta TOI 700 E che orbita all'interno della zona abitabile della sua stella. In lontananza TOI 700 D, anch'esso delle dimensioni della Terra / Credit: NASA/JPL-Caltech/Robert Hurt

Un nuovo pianeta, appena scoperto nella costellazione australe del Dorado e chiamato TOI 700 E, dal nome della sua stella madre, la nana rossa TOI 700 che dista circa 100 anni luce da noi, permetterebbe l’esistenza di acqua liquida sulla sua superficie. Gli scienziati che per primi lo hanno identificato, utilizzando i dati del Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA, affermano che TOI 700 E orbita attorno alla sua stella all’interno della zona abitabile, ovvero nell’intervallo di distanze in cui ipotizzano la presenza di acqua liquida in un certo periodo della sua vita.

Probabilmente roccioso, TOI 700 E ha circa il 95% delle dimensioni della Terra ed è il quarto pianeta ad essere stato rilevato nell’orbita di TOI 700, dopo TOI 700 B, C e D, tutti trovati nell’ambito della missione TESS della NASA. TOI 700 E, in particoolare, è “uno dei pochi sistemi che conosciamo con più piccoli pianeti all’interno della zona abitabile” ha spiegato Emily Gilbert, borsista post-dottorato presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA a Pasadena, in California, che ha guidato la ricerca.

Gilbert ha presentato i risultati del lavoro a nome del suo team in occasione del 241esimo incontro dell’American Astronomical Society in corso a Seattle, mostrando che TOI 700 E è circa il 10% più piccolo del pianeta D, il che suggerisce come ulteriori osservazioni possano offrire l’opportunità di trovare mondi sempre più piccoli. Un articolo sul pianeta appena scoperto è stato accettato per la pubblicazione da The Astrophysical Journal Letters.

Nell’ambito del sistema di TOI 700, il pianeta E si trova in un’orbita di 37 giorni, insieme ad altri due mondi. Il pianeta più interno, TOI 700 B, è grande circa il 90% della Terra e orbita intorno alla stella ogni 10 giorni. TOI 700 C è all’incirca 2,5 volte più grande della Terra e completa un’orbita ogni 16 giorni. “I pianeti sono probabilmente bloccati in modo mareale, nel senso che ruotano solo una volta per orbita, in modo che un lato sia sempre rivolto verso la stella, proprio come un lato della Luna è sempre rivolto verso la Terra” spiegano in una nota gli studiosi, che hanno impiegato un anno aggiuntivo di osservazioni del TESS per scoprire TOI 700 E.

TESS monitora ampie aree del cielo, chiamate settori, per circa 27 giorni alla volta. Queste lunghe osservazioni consentono al satellite di tracciare i cambiamenti nella luminosità stellare causati da un pianeta che passa davanti alla sua stella dalla nostra prospettiva, un evento chiamato transito di un pianeta. La missione ha utilizzato questa strategia per osservare il cielo australe (emisfero meridionale) a partire dal 2018, prima di focalizzare l’attenzione verso il cielo settentrionale (emisfero settentrionale). Nel 2020 TESS è tornato a scrutare il cielo australe per ulteriori osservazioni. L’anno aggiuntivo di dati ha permesso al team di perfezionare le dimensioni originali dei pianeti, che sono circa il 10% più piccoli rispetto alle stime iniziali.

Se la stella fosse un po’ più vicina o il pianeta fosse un po’ più grande, avremmo potuto rilevare TOI 700 E nel primo anno di dati TESS – ha detto Ben Hord, dottorando all’Università del Maryland a College Park e ricercatore laureato presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland – . Ma il segnale era così debole che abbiamo avuto bisogno di un anno in più di osservazioni del suo transito per identificarlo”.

TOI 700 E, che – come detto – potrebbe anche essere bloccato in modo mareale, impiega 28 giorni per orbitare attorno alla sua stella, il che lo colloca tra i pianeti C e D nella cosiddetta zona abitabile ottimista. Gli scienziati definiscono la zona abitabile ottimistica come l’intervallo di distanze da una stella in cui l’acqua liquida sulla superficie di un pianeta potrebbe essere presente ad un certo punto della sua storia. Quest’area si trova a cavallo della zona abitabile conservativa, l’intervallo in cui i ricercatori ipotizzano che l’acqua liquida possa esistere per la maggior parte della vita del pianeta. TOI 700 D orbita all’interno di questa regione.

Lo studio di follow-up del sistema TOI 700 con osservatori spaziali e terrestri è in corso, ha aggiunto Gilbert, e potrebbe fornire ulteriori informazioni su questo insolito sistema. “TESS ha appena completato il suo secondo anno di osservazioni del cielo settentrionale – ha precisato Allison Youngblood, astrofisico ricercatore e scienziato associato del progetto TESS presso il Goddard Space Flight Center della NASA – . Non vediamo l’ora di conoscere le altre entusiasmanti scoperte nascoste nel tesoro di dati della missione”.

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