103 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La cometa Bernardinelli-Bernstein è la più grande mai scoperta: è un “mostro” di 137 chilometri

La cometa Bernardinelli-Bernstein scoperta nel 2010 ha un diametro di 137 chilometri, che la rende la più grande mai identificata. È in avvicinamento.
A cura di Andrea Centini
103 CONDIVISIONI
Immagine

La cometa C/2014 UN271 Bernardinelli-Bernstein è ufficialmente la più grande mai scoperta. Ha infatti un diametro di ben 137 chilometri, praticamente il doppio del precedente record, detenuto dalla magnifica C/1995 O1 (Hale-Bopp) di 74 chilometri che diede spettacolo alla fine dello scorso millennio. Il gigantesco corpo celeste è stato identificato nel 2010 dai due astronomi Gary Bernstein dell'Università della Pennsylvania e Pedro Bernardinelli dell'Università di Washington, mentre studiavano le immagini catturate dal “cacciatore di pianeti” della NASA Transiting Exoplanet Survey Satellite o TESS. Poiché le immagini risalivano al 2014, l'anno in questione è stato inserito nel nome ufficiale della cometa, a fianco di quelli dei suoi scopritori.

A determinare le dimensioni esatte della cometa Bernardinelli-Bernstein è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Osservatorio di Parigi dell'Università della Sorbona, che hanno a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Astrofisica dell'Andalusia-CSIC e dell'Università di Parigi. I ricercatori, coordinati dal professor Emmanuel Lellouch, membro del centro LESIA, hanno calcolato il diametro della cometa analizzando i dati raccolti nell'agosto del 2021 dal potente radiointerferometro Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), piazzato nel cuore del deserto di Atacama in Cile a circa 5 chilometri di quota. L'aspetto incredibile è che gli astronomi sono riusciti a determinare le dimensioni della cometa quando si trovava a ben 19,6 Unità Astronomiche di distanza (una UA è la distanza che separa la Terra dal Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri). Ciò è stato possibile misurando le radiazioni a microonde emesse dal corpo celeste.

La “mostruosa” cometa Bernardinelli-Bernstein è in avvicinamento alla Terra, ma non rischiamo nulla di quanto visto nel film con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence Don't Look Up. È decisamente una buona notizia che non siamo sulla traiettoria, considerando che è sufficiente un corpo celeste di una decina di chilometri per spazzare via la vita dalla Terra (Chicxulub, l'asteroide che fece estinguere i dinosauri non aviani e il 75 percento delle specie viventi 66 milioni di anni fa, aveva un diametro stimato di 10-14 chilometri). In base ai calcoli degli esperti l'avvicinamento massimo alla Terra della cometa si verificherà nel 2031, quando passerà più o meno alla distanza di Saturno. Dunque non corriamo assolutamente alcun pericolo.

La cometa Bernardinelli-Bernstein proviene dalla Nube di Oort, ai margini del Sistema solare, dove orbitano numerosi corpi ghiacciati. Durante il suo avvicinamento al Sole le sue dimensioni saranno destinate a ridursi, dato che perderà significative concentrazioni di ghiaccio e gas a causa del calore in aumento. È stato calcolato che per completare un'orbita impiega ben 5,5 milioni di anni, dunque l'avvicinamento del 2031 sarà un'occasione unica per poter studiare meglio questo affascinante oggetto celeste. Mancano infatti i dati sulla forma, la temperatura e altri dettagli. La cometa è stata descritta nell'articolo "Size and albedo of the largest detected Oort-cloud object: comet C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)" caricato su ArXiv, in attesa di pubblicazione su Astronomy and Astrophysics Letters.

103 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views