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In più di mezza Europa il suolo sta rapidamente perdendo le sue funzioni biologiche essenziali

L’avvertimento arriva da una recente analisi sullo stato di salute del suolo nell’Unione: “Fino al 70% rischia il degrado biologico”.
A cura di Valeria Aiello
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In più di mezza Europa, il suolo sta rapidamente perdendo la sua capacità produttiva e le funzioni ecologiche essenziali per la vita sulla Terra. L’avvertimento arriva da una recente analisi della Mission Board for Soil health and food, una commissione europea sulla salute del suolo e l’alimentazione, che ha rilevato come fino al 70% del territorio nell’Unione rischi il degrado biologico.

Questo processo è indissolubilmente legato all’uso inappropriato e insostenibile del suolo, alle politiche agricole, al modo in cui trattiamo i nostri rifiuti, allo sviluppo urbano e alle infrastrutture che stanno consumando i nostri terreni più fertili. I cambiamenti climatici, nel frattempo, stanno esercitando un ulteriore pressione sul deterioramento, aumentando i rischi ambientali e la perdita di biodiversità e servizi ecosistemici.

Senza una rapida azione correttiva, avvisano gli esperti, l’effetto combinato di pratiche territoriali non sostenibili e la crisi climatica porterà questa risorsa limitata a un punto critico, in particolare nella regione del Mediterraneo, dove i suoli poco profondi sono particolarmente suscettibili all’infiltrazione dell’acqua di mare, all’erosione, alla siccità e agli incendi. Questi suoli, nello specifico, hanno mostrato i più livelli bassi di sostanza organica e i tassi di erosione più elevati di tutta l’UE.

I sistemi agricoli, insieme ad altri cambiamenti nell’uso del suolo, stanno portando a livelli critici di perdita di habitat – spiegano gli esperti – . Questa è una preoccupazione particolare, poiché la regione del Mediterraneo è caratterizzata da una straordinaria biodiversità, con un grande numero di specie endemiche”.

Lo studio, che è il primo a valutare e sintetizzare in una pubblicazione lo stato del suolo nel Mediterraneo europeo, sottolinea che non esiste ancora una legislazione specifica che protegga i suoi rurali dall’urbanizzazione. Né la salinizzazione è affrontato in specifiche politiche dell’Unione, nonostante l’analisi abbia indicato il problema come una minaccia significativa per la salute del suolo.

Nel complesso – hanno concluso gli autori della ricerca – , vi è una generale mancanza di valutazioni sistematiche regolari dei suoli mediterranei e di un’autorità formale per raccogliere e sintetizzare le informazioni disponibili”.

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