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In Canada i medici possono prescrivere di stare a contatto con la natura

La prescrizione si chiama PaRx e permette ai dottori di indicare ai propri pazienti di trascorrere del tempo in spazi verdi, come parchi e giardini naturali.
A cura di Valeria Aiello
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Il contatto con la natura è una parte essenziale dello stare bene / Credit: PaRx
Il contatto con la natura è una parte essenziale dello stare bene / Credit: PaRx

Trascorrere due ore a settimana a contatto con la natura, in uscite di almeno 20 minuti alla volta: è questa la nuova prescrizione che alcuni pazienti stanno ricevendo dai medici del Canada, dove un nuovo codice univoco per la compilazione delle ricette permette di indicare la PaRx, acronimo inglese di Park Prescription, ovvero prescrizione di parco, che i sanitari possono consigliare ai propri pazienti come intervento semplice ed efficace per migliorare il loro stato di salute.

Inizialmente proposto dalla BC Parks Foundation, il programma PaRx è stato ufficialmente lanciato nella Columbia Britannica ed esteso alle province dell’Ontario, del Saskathewan e di Manitoba. “La ricerca mostra che è più probabile che i pazienti facciano ciò che viene effettivamente prescritto. Quindi, attraverso questo programma, il medico può ottenere un codice di prescrizione univoco in modo che possano effettivamente prescrivere ai propri pazienti di trascorrere del tempo nella natura” ha affermato Anna Cooper Reed, coordinatrice di PaRx per il Manitoba, l’ultima delle quattro province canadesi che in ordine di tempo ha avviato il programma.

Il programma PaRx si basa su alcune ricerche scientifiche che hanno esaminato e quantificato i benefici per la salute del contatto con la natura. E, in particolare, sui risultati di una revisione di quasi 150 studi recentemente pubblicata sulla rivista Environmental Research in cui è stato evidenziato un numero impressionante di effetti benefici derivanti dall’aumento del tempo trascorso in spazi verdi, tra cui il miglioramento della pressione sanguigna, dei profili lipidici e degli esiti correlati al cancro, nonché una riduzione del rischio di asma, diabete di tipo 2, ictus e mortalità per tutte le cause.

La ricerca scientifica ha anche indicato che i bambini con deficit dell’attenzione da lievi a moderati possono trarre benefici in termini di memoria e attenzione dal tempo trascorso nella natura, con risultati possono essere paragonati a quelli ottenuti attraverso alcuni dei più comuni trattamenti farmacologici. “Solo due ore a settimana, a intervalli di almeno 20 minuti, possono migliorare la salute cardiovascolare, la cognizione e ridurre il rischio di parto pretermine – indicano gli esperti – . Le persone che hanno accesso agli spazi verdi e che vivono in aree con più alberi sono più in salute rispetto a chi non ha questa possibilità, come chi vive in aree urbane con zone verdi limitate, che diventano delle “isole di calore” che intrappolano caldo e inquinamento”.

Per chi ama il giardinaggio, un recente studio ha inoltre mostrato che l’esposizione a un comune batterio del suolo, il Mycobacterium vaccae, può migliorare i sintomi di ansia e depressione attraverso la sua interazione con il sistema immunitario.

Oltre a dare ai medici l’opportunità di avviare una conversazione sui benefici della natura con i loro pazienti, il programma PaRx ci porta anche a riconsiderare la nostra responsabilità nei confronti del mondo naturale che sostiene la vita che ci circonda – scrivono sull’Alberta Doctors’ Digest le dottoresse Liana Hwang e Andrea Scafo, membri dell’Alberta Medical Association che, come altre importanti organizzazioni del Canada, ha recentemente approvato il programma PaRx – . Non dovrebbe sorprenderci che la ricerca indichi che il tempo trascorso nella natura motiva sia i bambini sia gli adulti a proteggere e difendere l’ambiente”.

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