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Il tempo potrebbe non esistere, almeno secondo la scienza

Si tratta di uno degli aspetti più notevoli (e per molti impensabile) della teoria della gravità quantistica a loop, parte di una famiglia della teorie della fisica chiamate gravità canonica quantistica.
A cura di Valeria Aiello
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Il tempo potrebbe non esistere, almeno secondo la teoria della gravità quantistica a loop, parte di una famiglia di teorie della fisica chiamata gravità canonica quantistica sviluppata parallelamente alla quantizzazione a loop, proponendo che il tessuto dello spazio-tempo sia costituito da una rete di blocchi discreti estremamente piccoli, ovvero i “loop”.

Uno degli aspetti più notevoli della gravità quantistica (e per molti impensabile) è quello relativo alla non-esistenza del tempo che, tuttavia, sembrerebbe lasciare intatta la causalità: ovvero la possibilità che una cosa possa crearne un’altra. “Probabilmente, ciò che la fisica ci sta dicendo, è che la causalità (e non il tempo) la caratteristica fondamentale del nostro Universo” dice, in un articolo su The Conversation, Sam Baron, professore associato presso l’Australian Catholic University e autore del libro “Out of Time” in cui, insieme ai colleghi Kristie Miller e  Jonathan Tallant, discute del senso della atemporalità. “La scoperta della non esistenza del tempo potrebbe non avere alcun impatto diretto sulle nostre vite, ma spinge la fisica verso una nuova era” ha aggiunto Baron.

Partendo da un esame empirico del concetto “popolare” di tempo, il libro esplora le implicazioni del concetto di atemporalità nella nostra comprensione dell’agire e la misura in cui la nostra migliore fisica e metafisica siano compatibili con una concezione di una realtà senza tempo. “Cosa significa dire che il tempo non esiste? È complicato, e dipende da cosa intendiamo per esistere. Le teorie della fisica non includono tavoli, sedie o persone, eppure accettiamo che esistano tavoli, sedie e persone. Come mai?”.

Il motivo, sottolinea Baron, va cercato nel fatto che “assumiamo che tali cose esistano a un livello superiore a quello descritto dalla fisica” ovvero emergano da un livello sottostante, composto da particelle fondamentali. Il punto è che “non abbiamo idea di come il tempo possa essere ‘fatto da qualcosa’ di più fondamentale. Quindi, a meno di non riuscire a fornire un buon resoconto di come emerga il tempo, non è chiaro che possiamo semplicemente presumere che il tempo esista. Il tempo – ha concluso l’esperto – potrebbe non esistere a nessun livello”.

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