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I reni di un maiale geneticamente modificato sono stati trapiantati in un uomo cerebralmente morto

L’intervento è stato condotto dai chirurghi dell’Università dell’Alabama a Birmingham, ponendo le basi per uno studio clinico con pazienti in attesa di trapianto.
A cura di Valeria Aiello
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I reni di un maiale geneticamente modificato sono stati trapiantati in un paziente di 57 anni in stato di morte cerebrale. L’intervento, il primo ad essere descritto su una rivista medica sottoposta a revisione paritaria, è stato condotto dall’equipe della Birmingham Heersink School of Medicine dell’Università dell’Alabama, negli Stati Uniti, guidata dal chirurgo Jayme Locke, per testare i principi di sicurezza e fattibilità degli xenotrapianti renali in un modello umano preclinico. La pubblicazione fa seguito alla notizia del primo trapianto di un cuore di maiale geneticamente modificato in un paziente vivo, eseguito all’inizio di questo mese presso il Centro medico dell’Università del Maryland.

La procedura adottata presso l’Università dell’Alabama si è basata sulle normali tecniche di trapianto renale da uomo a uomo, affrontando tutte le questioni relative ai rischi relativi allo xenotrapianto, a partire dalla valutazione dell’insieme delle modificazioni genetiche implementate nei suini per evitare il rigetto dell’organo animale da parte degli esseri umani.

Secondo quanto riportato dall’equipe medica sull’American Journal of Transplantation, i reni impiantati hanno prodotto urina dopo circa 23 minuti e hanno continuato a farlo per tre giorni, sebbene l’organo di destra ne producesse di più di quello di sinistra. Quando i due reni sono stati poi rimossi, i chirurghi non hanno osservato segni che indicassero complicanze associate al rigetto.

Il successo della procedura, ha spiegato il dottor Locke, pone le basi per uno studio clinico su piccola scala con pazienti vivi che l’equipe spera di avviare entro la fine dell’anno. “Il nostro obiettivo non è quello di effettuare una sperimentazione una tantum, ma di far avanzare le conoscenze in questo campo per aiutare i nostri pazienti – ha affermato Locke – . Quando potrò entrare in una clinica e sapere di avere un rene per tutti i pazienti in attesa, sarà una giornata meravigliosa”.

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