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I ragazzi australiani chiedono aiuto per smettere di svapare

Le loro testimonianze sono state presentate in risposta alla proposta di riforma del Governo australiano, volta ad affrontare l’aumento dei tassi di svapo e il mercato nero.
A cura di Valeria Aiello
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I ragazzi australiani chiedono aiuto per smettere di svapare e a uscire dalla dipendenza dalla nicotina. Lo rivelano le centinaia di testimonianze presentate all’autorità australiana di regolamentazione dei farmaci TGA dal Commissario per i bambini e i giovani del South Australia, Helen Connolly, in risposta alla proposta di riforma dello svapo nel Paese, volta ad affrontare l’aumento dei tassi di svapo giovanile e il mercato nero. Alcune di queste dichiarazioni denunciano la facilità con cui gli adolescenti hanno accesso a liquidi ed aromi per e-cig.Tutto quello che dobbiamo fare – dice una 16enne – è andare da un venditore a buon mercato… e lì possiamo comprare uno svapo senza che ci venga chiesta l’età”. Altre riflettono i problemi di dipendenza tra i ragazzi che svapano nicotina. “Ho provato a smettere e non riuscivo a pensare con lucidità – afferma un 17enne – . Ho avuto i peggiori mal di testa della mia vita e ho trovato troppo difficile smettere”.

In un’intervista al Guardian Australia, il ministro della salute, Mark Butler, che ad aprile terrà una seconda tavola rotonda sul tema, ha dichiarato che “lo status quo sullo svapo è del tutto inaccettabile”, indicando che il Governo è “determinato a intraprendere un’azione forte contro l’esplosione dello svapo illegale in Australia e ad eliminare questa minaccia”. Parlando alla ABC Radio National ha aggiunto che “questo è ora il più grande problema comportamentale nelle scuole primarie” e che il settore dello svapo “fa spudoratamente marketing, non solo per gli adolescenti ma anche per i bambini piccoli” in riferimento al packaging di alcuni prodotti “con unicorni rosa sopra e aromatizzati alla gomma da masticare, che non sono certo commercializzati per gli adulti. Questa è un’industria che sta cercando di creare una nuova generazione di tossicodipendenti da nicotina”.

Lo svapo da parte dei ragazzi che altrimenti non fumerebbero le sigarette è una seria preoccupazione per la salute pubblica, perché un numero maggiore di adolescenti è esposto alla nicotina rispetto al passato. La nicotina, come noto, è una delle sostanze che crea maggiore dipendenza e rappresenta un pericolo per i più giovani, in quanto l’esposizione nell’adolescenza può alterare il cervello in via di sviluppo. A ciò si aggiungono i dubbi sugli effetti delle sostante chimiche utilizzate per creare gli aromi, che contribuiscono a rendere lo svapo così popolare.

Alcuni studi hanno indicato che molte delle sostanze chimiche utilizzate per creare determinati aromi, come il pulegone (menta) e il diacetile (aromi cremosi), danneggiano le cellule nei polmoni. Nonostante parte di queste sostanze abbia ottenuto l’approvazione da parte degli enti di regolamentazione in relazione alla loro presenza in altri prodotti di consumo, quando riscaldate e inalate ripetutamente possono avere effetti nocivi, causando danni permanenti alle piccole vie aeree dei polmoni e compromettendo le funzioni immunitarie dei polmoni.

Di recente, negli Stati Uniti, una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine, ha messo in luce una condizione chiamata “pneumopatia da svapo”, nota anche con il nome di “polmone da sigaretta elettronica”, una patologia polmonare associata all’uso di e-cig. L’indagine, nello specifico, ha portato all’individuazione di 53 pazienti (83% maschi), di 19 anni di età media, che presentavano tutti sintomi respiratori, gastro-intestinali nonché la presenza di infiltrati polmonari bilaterali. Il 94% dei pazienti è stato ricoverato, il 32% sottoposto a intubazione e a ventilazione meccanica e un paziente è deceduto. L’84% di questi pazienti ha riferito di aver fatto uso di prodotti a base di tetraidrocannibinolo (THC) nei device elettronici.

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