Dove e quando è avvenuto il rientro di ERBS oggi, il satellite della NASA in caduta sulla Terra
In attesa di conferme ufficiali da parte della NASA circa il rientro dell’Earth Radiation Budget Satellite (ERBS), il satellite dell’Agenzia spaziale americana la cui caduta sulla Terra era prevista per oggi, lunedì 9 gennaio 2023, i dati del servizio di tracciamento satellitare SatFlare indicano che l’impatto nell’atmosfera terrestre è avvenuto sul Pacifico settentrionale, a Ovest dell’Alaska. “Questo oggetto – si legge sul sito di tracciamento online – è decaduto lunedì 09/01/2023 UTC. Una volta tracciata, la linea gialla mostra la finestra di rientro”. Il punto dove è avvenuto l'impatto nell'atmosfera dista circa 200 chilometri dalle isole Aleutine, nel Mare di Bering. Aggiornamento: Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha confermato che ERBS è rientrato nell'atmosfera terrestre domenica alle 23:04 ET (le 5:05 in Italia) sopra il Mare di Bering, secondo una dichiarazione della NASA. Non è però ancora stato chiarito se parti del satellite siano sopravvissute al rientro.
Le prime informazioni – che suggerivano un rientro nella fascia di tempo compresa tra le 3:33 e le 4:39 UTC (le 4:33 e le 5:39 ora italiana) – sono dunque confermate dai dati rilasciati da Satflare, che hanno fissato l’orario di decadimento alle 4:04 UTC (5:05 ora italiana). A fornire le prime indicazioni sull’intervallo temporale era stato l’astrofisico Jonathan McDowell dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, nel Massachusetts, che questa mattina su Twitter precisava come, in attesa di comunicazioni ufficiali – che il sito ufficiale della United States Space Force potrebbe rilasciare in un secondo momento – , la mancanza di preciso orario di rientro non permettesse ancora di stimare l’esatta posizione dello schianto, lasciando un ampio margine circa il percorso compiuto dal satellite durante la sua caduta (“Dall’Indonesia alla penisola di Kamchatka, al Nevada, all'Argentina” spiegava l’esperto quando l’incertezza era ancora di circa un’ora).
Dal peso di oltre due tonnellate, il satellite ERBS era stato lanciato dallo Space Shuttle Challenger il 5 ottobre 1984 per approfondire la ricerca scientifica sull’energia di radiazione della Terra. Dopo aver completato la sua missione, con l’ordine di disattivazione emesso nel 2005, è rientrato nell’atmosfera terrestre dopo 38 anni nello spazio. Come precisato dalla NASA e dal Dipartimento della Difesa americano, la maggior parte del satellite dovrebbe essere bruciata durante il suo viaggio nell’atmosfera, anche se alcune componenti potrebbero aver superato il rientro per poi cadere sulla superficie terrestre, con un rischio di danni comunque molto basso: le probabilità che i detriti feriscano una persona, ha evidenziato la NASA, è di circa 1 su 9.400.
Dove e quando: cosa sappiamo dello schianto del satellite ERBS
Il satellite ERBS, parte del programma di ricerca ERBE (Earth Radiation Budget Experiment) progettata per indagare sul bilancio delle radiazioni sulla Terra, è rientrato nell’atmosfera terrestre alle 4:04 UTC (le 5:05 ora italiana) di oggi, 9 gennaio 2023. Come premesso, l’esatta posizione di rientro, dopo le prime incertezze, è stata confermata dal sito servizio di tracciamento satellitare online SatFlare, che ha localizzato sul Pacifico settentrionale, a Ovest dell’Alaska, il punto del rientro.
Da quanto però emerso nelle ultime ore, la caduta del satellite aveva sollevato preoccupazioni in Corea, dove le autorità avevano avvertito la popolazione della possibilità di rientro tra le 12:20 e 13:20 ora locale (secondo i dati, ERBS sarebbe transitato sulla penisola coreana esattamente tra le 12:50 e le 12:53). Successivamente, le stesse autorità hanno confermato il transito, senza però specificare se durante il passaggio ERBS sia bruciato oppure caduto altrove. Ad ogni modo, non hanno segnalato alcun danno a persone o cose.
La storia del satellite ERBS e dei suoi tre strumenti di misura
ERBS era uno dei tre satelliti di ERBE che, nel complesso, studiavano la radiazione a onde lunghe, la radiazione a onde corte e l’energia totale irradiata dalla Terra lungo una linea del percorso del satellite. ERBS, in particolare, trasportava tre strumenti: lo scanner ERBE (Earth Radiation Budget Experiment), il non-scanner ERBE (un insieme di cinque rivelatori) e lo Stratospheric Aerosol and Gas Experiment II (SAGE II), che ha misurato il declino dell’ozono sopra l'Antartide dal momento in cui il buco dell’ozono è stato descritto per la prima volta, nel 1985.
Questi dati sono stati fondamentali nel processo decisionale della comunità internazionale durante il Protocollo di Montreal del 1987, che ha portato a una quasi eliminazione del rilascio nell’atmosfera dei clorofluorocarburi (CFC) da parte dei paesi industrializzati. Ha anche stabilito un record di dati sui gas nelle nubi stratosferiche polari (PSC), rivelatosi fondamentale per comprendere il processo di distruzione delle molecole. I dati di SAGE II sono stati inoltre utilizzati per comprendere l’impatto dei gas vulcanici sul clima.