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Covid 19

Da 1 a 10 quanto dovresti essere preoccupato da Omicron 5? Le risposte degli esperti

Diversi scienziati esprimono la propria opinione sul rischio rappresentato dalla sottovariante BA.5 di Omicron (Omicron 5). Ecco le loro risposte.
A cura di Andrea Centini
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La sottovariante BA.5 di Omicron – nota come Omicron 5 – è attualmente uno dei principali motori della pandemia di COVID-19, a causa delle significative elusività e trasmissibilità. Le mutazioni sulla proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2 sono talmente specifiche che il ceppo è in grado di reinfettare agevolmente anche coloro che erano stati recentemente infettati da Omicron 1 (BA.1), inoltre può “bucare” con facilità l'immunità innescata dal vaccino anti Covid. Questa ridotta sensibilità agli anticorpi neutralizzanti, sia quelli legati alla vaccinazione che a una precedente infezione naturale, rende particolarmente elevato il rischio di reinfezione e infezione rivoluzionaria, sebbene il vaccino resti protettivo contro il ricovero in ospedale e in generale la forma grave della COVID-19. A causa delle sue caratteristiche il professor Eric Topol non ha esitato a definire Omicron 5 “la versione peggiore del virus che abbiamo visto”. Lo scienziato, docente di medicina molecolare, cardiologo, fondatore e direttore dell'autorevole Scripps Research Translational Institute di La Jolla (Stati Uniti), ha infatti affermato che “porta la fuga immunitaria, già ampia, al livello successivo e, in funzione di ciò, una maggiore trasmissibilità”. Ma quanto dovremmo essere preoccupati da Omicron 5 su una scala da 1 a 10?

Business Insider ha girato questa domanda a diversi scienziati, ottenendo risposte varie e sibilline. La dottoressa Celine Gounder, esperta di malattie infettive che lavora presso il Kaiser Health, ha risposto che è una domanda alla quale non può rispondere, poiché ci sono troppi fattori in gioco in grado di influenzare il rischio di COVID-19 severa. “Dipende dal tuo stato di vaccinazione, dalla tua età, dalla tua salute, dalla tua occupazione, dalla tua situazione di vita, ecc., ecc.”, spiega la dottoressa a Business Insider. È noto infatti che chi non è vaccinato, le persone anziane, chi ha comorbilità (malattie sottostanti) e in generale è un soggetto fragile ha un rischio sensibilmente superiore di un soggetto giovane, in salute e protetto con le due dosi base più il booster di vaccino Covid

Altri esperti hanno invece deciso di sbilanciarsi dando un numero preciso. Secondo il dottor Preeti Malani, medico specializzato in malattie infettive presso l'Università del Michigan, possiamo preoccuparci “poco” di Omicron 5; per il medico, infatti, siamo su un rassicurante “3 su 10”. Ovviamente sottolinea l'importanza di essere vaccinati con tre dosi: in questo caso, qualora ci si dovesse infettare, la malattia “dovrebbe essere lieve e senza gravi conseguenze”. Il medico specifica anche che grazie a test domiciliari, antivirali come il Paxlovid e trattamento rapido la Covid viene considerata una malattia “gestibile”. Di avviso leggermente diverso la dottoressa Katelyn Jetelina, scienziata esperta di Epidemiologia e Biostatistica che gestisce il sito Your Local Epidemiologist, che ha avuto un grande successo durante la pandemia di COVID-19. La scienziata fa infatti una differenza “geografica” tra Sud e Nord Est degli Stati Uniti, dove sussistono significative differenze tra tasso di vaccinazione con la terza dose, utilizzo degli antivirali, tasso di utilizzo dei tamponi e clima. Per il Sud, dove tutte queste statistiche sono basse e dove la gente sta sempre al chiuso, la dottoressa Jetelina indica un rischio di ben 7 su 10 per Omicron 5. Per il Nord Est dove invece la situazione è migliore, sia dal punto di vista climatico che dell'aderenza alle misure anti Covid, ritiene che il rischio possa assestarsi su un 4 su 10. Ovviamente è fondamentale avere il vaccino, indossare la mascherina laddove richiesto, fare i test quando necessario e curarsi nel modo più appropriato.

Il dottor Amesh Adalja del Johns Hopkins Center for Health Security porta all'estremo il concetto di rischio: per un paziente che ha appena ricevuto un trapianto di polmone, ad esempio, dice che il rischio di Omicron 5 è pari a 10, mentre per un 18enne in salute è 0. Ovviamente si tratta di considerazioni personali ed è fondamentale rispettare tutte le misure anti Covid raccomandate, non solo per se stessi, ma anche e soprattutto per gli altri, che potrebbero essere esposti al rischio di Covid grave. A questo link trovate un'ampia panoramica su sintomi, durata dell'infezione, efficacia della vaccinazione e altre preziose informazioni su Omicron 5.

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