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Come è stata costruita Starship, l’astronave con cui l’uomo atterrerà per la prima volta su Marte

Lo Starship è il vettore con cui Elon Musk dovrebbe completare il progetto finale di SpaceX: portare l’uomo su Marte e rendere la specie umana una specie interplanetaria. In questo articolo vi spieghiamo come è fatto questo vettore, quali sono i moduli che lo compongono e come funzionano i motori che sono in grado di portarlo fuori dall’atmosfera terrestre.
A cura di Valerio Berra
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Starship è l’astronave vera e propria. Super Heavy è il razzo a cui è collegata nella prima parte del volo e che riesce a portarla in orbita. Complessivamente questi due mezzi vengono identificati con lo stesso nome: Starship. Una volta collegati si trasformano nel sistema di trasporto verso lo Spazio più potente mai costruito dall’essere umano. Il progetto più importante della SpaceX fondata da Elon Musk è un modulo completamente riutilizzabile che può trasportare un equipaggio sulla Luna, su Marte e poi oltre i confini disegnati dall’esplorazione spaziale. È alto 120 metri, ha un diametro di 9 metri e ha una capacità di trasporto che varia dalle 100 alle 150 tonnellate. Il 17 aprile 2023 c'è stato un primo tentativo per farlo decollare ma a causa di una valvola congelata il lancio è stato rimandato. A novembre 2023 anche il secondo volo è fallito, ha visto un'accensione del primo stadio e una separazione dei due moduli avvenuta come da programma, purtroppo a causa di un'esplosione attribuita allo scarico di ossigeno liquido non ha completato il lancio. Oggi SpaceX si prepara per il terzo volo orbitale del suo razzo Starship, l'evento potrà essere seguito in diretta online.

Il primo modulo: come è fatto il Super Heavy

Il primo stadio di Starship è il Super Heavy, un cilindro di metallo dove sono installati motori Raptor in grado di generare la spinta necessaria ad arrivare in orbita bruciando metano e ossigeno, entrambi allo stato liquido. Il Super Haevy è lungo oltre la metà di tutto il vettore Starship: 69 metri. Può contenere al suo interno 3.400 tonnellate di propellente e deve occuparsi di generare tutta la spinta necessaria alla prima fase di lancio.

SPACEX | Tutti i dettagli del modulo Super Heavy
SPACEX | Tutti i dettagli del modulo Super Heavy

Tutto il propellente viene brucato da una serie di 33 motori modello Raptor. Il posizionamento di tutti questi motori è stato studiato con cura. Ce ne sono 13 in centro della base del Super Haevy mentre gli altri sono distribuiti attorno al perimetro. Ogni Raptor ha lo stesso diametro e la stessa altezza: 1,3 metri. Sia la struttura del Super Heavy che i motori Raptor sono completamente riutilizzabili. Una volta iniziato il distacco il Super Heavy apre una serie di pannelli nella parte superiore della sua struttura che gli consentono di posizionarsi meglio per il rientro sulla Terra. Il vettore infatti deve ritornare sulla superficie terreste in posizione verticale per essere afferrato dalle braccia meccaniche della base di atterraggio.

SPACEX | Un modello di motori Raptor
SPACEX | Un modello di motori Raptor

Il secondo modulo: come è fatta Starship

La vera protagonista di questo progetto è Starship. Secondo SpaceX può essere usata praticamente per tutto. Può trasportare satelliti da rilasciare in orbita, può essere allestita per diventare un alloggio per un equipaggio addestrato a voli interplanetari oppure può diventare il modo più veloce per viaggiare sulla Terra. Starship infatti può arrivare in qualsiasi parte del mondo in meno in un’ora di tempo, basta che abbia una base di lancio dove atterrare. Rispetto allo Space Shuttle, forse il veicolo spaziale più iconico nella storia dell’esplorazione, Starship ha una forma molto più affusolata. È un cilindro che si chiude con una punta e ha un set di quattro alettoni che servono per regolare la direzione. Uno dei due lati è completamente rivestito da uno scudo termico. È alto 50 metri e può contenere fino a 1.200 tonnellate di propellente.

Non solo. Starship ha anche dei motori, sempre modello Raptor. Nello specifico per muoversi sfrutta tre motori Raptor e tre motori Raptor Vacuum che servono per muoversi nel vuoto. Un lato della Starship è completamente rivestito da uno scudo termico. Per il rientro sulla Terra la Starship si mette prima in posizione parallela alla superficie terrestre, cadendo quindi in orizzontale e usando il corpo per rallentare la caduta. Una volta raggiunta la velocità necessaria comincia a girarsi in verticale per poi atterrare ed essere utilizzata per una nuova missione.

SPACEX | L'astronave Starship
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