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“Zuckerberg ci ha collezionato come carte Pokémon”, la denuncia dei dipendenti pagati per non lavorare

A inizio marzo Mark Zuckerberg ha annunciato la seconda ondata di licenziamenti. Ora sui social gli ex dipendenti spiegano che sono stati assunti per non lavorare.
A cura di Elisabetta Rosso
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Dietro i licenziamenti di Meta non c’è solo il rallentamento del mercato, l’anno nero per le Big Tech, e le entrate pubblicitarie sempre meno consistenti. C’è un sistema di assunzioni falsato e strumentale messo in atto dall’azienda. Meta ha arruolato migliaia di persone per non fare nulla. Erano per lo più lavori falsi, sistemazioni provvisorie, e ruoli vuoti con nomi strani. L'azienda lo ha fatto un po’ per megalomania, insomma far vedere che tutto andava alla grande, e un po’ per sottrarre forza lavoro qualificata alla concorrenza. Ora però deve affrontare i problemi veri e licenzia tutti con una dinamica usa e getta.

Il primo round a novembre ha tagliato 11.000 dipendenti, a inizio marzo è arrivata la seconda ondata, e sono state 10.000 le persone che hanno perso il lavoro. L'ex dipendente di Meta, Brit Levy, su TikTok ha raccontato tutto il retroscena dei lavori falsi: “Era un ambiente molto strano e sembrava che Meta stesse assumendo persone in modo che altre società non potessero averci e ci stessero semplicemente accumulando come carte Pokémon”.

L'ex dipendente racconta tutto su TikTok

In un video che conta più di 1 milione di visualizzazioni Brit Levy ha spiegato che è stata assunta nell’aprile del 2022: “Tre giorni dopo la mia assunzione ci è stato chiesto di partecipare a un sondaggio sulla diversità”. Gli altri avevano obiettivi, pianificazioni, tempistiche Brit Levy no, ma non era l'unica e in poco tempo l'ha scoperto. “Tutti quelli con cui ho lavorato hanno dovuto lavorare sulle cose, ma io no. Quindi sono una di quei dipendenti che sono stati assunti in una posizione davvero strana, mi hanno immediatamente inserito in un gruppo di persone che non lavoravano”, spiega Brit Levy su TikTok. “Voglio dire, tipo, eravamo solo seduti lì. Fondamentalmente abbiamo dovuto lottare per trovare lavoro”.

Levy così ha cominciato a parlare con ingegneri, program manager, project manager per capire quale fosse il loro ruolo nell’azienda: “Ho chiesto cosa facessero e mi hanno detto che non stavano lavorando a nulla”. Molti si sono inventati un impiego da sé, per ammazzare il tempo: “Avevamo gruppi di persone che hanno iniziato un progetto chiamato cibo per cani, praticamente ti offri volontario per metaquest, vai nel Metaverso e guardi se ti imbatti in un bug o glitch. Un gruppo di persone lo stava facendo perché non avevamo niente da fare”.

Pagati per distruggere le carriere

Sotto il video un utente scrive che avere uno stipendio per non fare nulla è fantastico. Brit Levy gli risponde sottolineando la grande falla di questo sistema. Quello che rovina le carriere delle persone. Infatti non si viene pagati per oziare ma “per sospendere la propria carriera, ti viene pagato uno stipendio temporaneo che ridurrà potenzialmente il tuo potenziale di guadagno a vita”. Non si acquisiscono nuove competenze, non si rimane appetibili sul mercato, e si rifiutano lavori alternativi che invece potrebbero far evolvere la carriera e il curriculum dei dipendenti.

“Molte persone hanno rifiutato buone opportunità o hanno lasciato lavori validi per andare da Meta. Quindi, quando non stavano facendo nulla, è come, ‘Okay, cosa succederà? Non sto imparando nuove competenze, non sto lavorando a progetti". Non solo, secondo Levy spiega anche che è anche difficile trovare un nuovo lavoro e che questo sistema adottato da Meta è una macchina in grado di distruggere la carriera delle persone.

L'anno dell'efficienza per Meta

Ora è più semplice comprendere come Meta possa tagliare così tante teste a cuor leggero: erano solo d’arredo. E così Zuckerberg ha intrapreso il suo "Anno di efficienza" affermando che la società "sarà più proattiva nell’eliminare progetti che non stanno funzionando o che non erano più così cruciali". Tradotto, tutti quei lavoratori assunti per fare nulla.  Anche perché se prima l’azienda poteva concedersi il lusso di assumere per strategia ora ha bisogno di tirare la cinghia. Meta deve fare i conti con il rallentamento delle entrate pubblicitarie e con il grande buco nell’acqua del Metaverso che ha allontanato gli investitori.

A fare da sfondo un anno difficilissimo per le Big Tech che hanno visto crollare i loro titoli in borsa e stanno facendo i conti con le ambiziose previsioni del mondo post pandemia. Tutti hanno usato la medesima strategia: licenziare. I nuovi tagli di Meta avverranno nei prossimi due mesi, verranno lasciati a casa membri dei team aziendali, di reclutamento e tecnologici. Nell'annuncio si legge anche: “Sarà dura e non c'è modo di evitarlo. Significherà dire addio a colleghi talentuosi e appassionati che hanno contribuito al nostro successo. Si sono dedicati alla nostra missione e sono personalmente grato per tutti i loro sforzi”.

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