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Influenza in Italia: mai così tanti ammalati in 15 anni. E il picco ancora deve arrivare…

L’Istituto Superiore di Sanità parla di tre milioni di persone colpite, con 170 casi gravi e 30 decessi. I contagi cominciano a frenare fra i bambini, ma i numeri sono allarmanti fra gli adulti. E in quasi tutte le regioni si nota un aumento dei casi.
A cura di Biagio Chiariello
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L'inverno finora è stata abbastanza soft, eppure l'influenza di quest'anno è molto virulenta: ha già messo a letto tre milioni di persone, 800mila soltanto nell'ultima settimana. Tanto da spingere gli esperti a sostenere che l’epidemia influenzale di questa stagione sia forse la più aggressiva degli ultimi 15 anni, e a confermarlo sono i numeri.  “Continua il trend di crescita della curva epidemica dei casi di influenza nel nostro Paese, che si avvicina sempre di più al picco stagionale”, scrivono sul portale EpiCentro Caterina Rizzo e Antonino Bella, del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. “Sono 802 mila i casi registrati nella prima settimana del 2018, per un totale dall’inizio della sorveglianza di circa 3 milioni di casi. Lo stesso si osserva anche attraverso la sorveglianza dei casi gravi confermati di influenza, ricoverati in terapia intensiva, che dall’inizio della sorveglianza (settembre 2017) sono in totale 170 di cui 30 deceduti”. In Italia, dunque, così come nel resto d’Europa, “la stagione influenzale in corso presenta effettivamente una diffusione maggiore rispetto a quelle passate: i dati Influnet mostrano che alla prima settimana del 2018 il livello dell’incidenza è paragonabile a quello osservato nelle stagioni 2004-05 e 2009-10, anni in cui si sono osservati i picchi epidemici più elevati”.

C’è fortunatamente una buona notizia: “in termini di casi gravi e decessi, da influenza confermata, le stagioni 2009/2010, 2010/2011 e 2014/2015 (stagioni in cui si è avuta la prevalente circolazione del virus pandemico) sono state molto più severe”. Le fasce di età più colpite sono quella dei bambini al di sotto dei 5 anni (con circa 28,5 casi per 1000 assistiti) e quella tra 5 e 14 anni (15,1 casi per 1000 assistiti), anche se per entrambe si può parlare di una diminuzione del numero di casi rispetto all’ultima settimana del 2017. Sono, invece, in aumento il numero di casi nei giovani adulti e negli anziani (in cui l’incidenza è rispettivamente di 13,4 e 8,1 casi per 1000 assistiti). Fra i casi gravi confermati per influenza, le fasce di età più colpite sono quelle dei soggetti al di sopra dei 18 anni di età (93%), il 14% di questi soggetti non presenta nessuna condizione di rischio preesistente e 3 sono donne in gravidanza. Nel 48,6% dei casi gravi è stato isolato il virus A/H1N1pdm09 e nel 40,0% il virus B. A livello territoriale, per tutte le Regioni italiane si è notato un aumento dei casi, tranne per Friuli Venezia Giulia, Veneto, P.A. di Bolzano e Sardegna in cui l’incidenza si mantiene a livelli medi (circa 5 o più casi per 1000 assistiti rispetto a 13,1 per 1000 assistiti al livello nazionale).

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