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India, il “giallo” dei “taglia-trecce”. 200 donne aggredite in poche settimane

Almeno 200 donne sono state aggredite da uomini vestiti di nero che, dopo averle tramortite, hanno tagliato loro le trecce dei capelli.
A cura di D. F.
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Tramortite, picchiate spesso con una bastonata alle spalle, oppure addormentate con del liquido sonnifero: arrivano dall'India centinaia di denunce di donne che, dopo essere state ricoverate in ospedale a seguito di un'aggressione, hanno raccontato di aver subito semplicemente il taglio di una treccia di capelli, poi abbandonata in strada, al loro fianco, e recuperata solo dai passanti che si trovavano a dover prestare soccorso. Sono almeno 200 i casi segnalati, tutti nello Stato del Kashmir, zona calda dell’India per la lotta di sangue tra guerriglieri separatisti e esercito. La polizia ha definito il fenomeno dei "tagliatrecce" come un'isteria di massa, anche se ha offerto una ricompensa di 8 mila euro in cambio di informazioni sui responsabili.

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"Quando ho aperto gli occhi ero in ospedale e i miei capelli non c'erano più"

Tra le vittime c'è Shaqeela, una ragazza di 24 anni incinta. Viveva a Srinagar, capitale del Kashmir, e stava facendo delle pulizie quando un uomo con indosso un abito nero le ha premuto un fazzoletto su naso e bocca. "Quando ho aperto gli occhi in ospedale i miei capelli non c’erano più". Stessa storia raccontata da Nazia, 28 anni, aggredita venti giorni e da allora profondamente turbata. Idem per Naira, anche lei trovata svenuta nella sua stanza, senza treccia.

Quello dei "tagliatrecce" è un fenomeno che nello stato del Kashmir ha assunto i connotati di un vero e proprio mistero. Le ragioni degli aggressori, infatti, sono del tutto ignote. Qualcuno, probabilmente forzando non poco la mano, attribuisce scopi politici ai "tagliatori". "I leader separatisti – spiega La Stampa –  accusano i servizi segreti e l’esercito di voler destabilizzare la rete di sostegno che le famiglie simpatizzanti offrono ai ribelli separatisti. In questo nuovo clima di rabbia e paura, diventa sempre più difficile trovare una casa disposta ad accogliere uno sconosciuto perché potrebbe essere un taglia-trecce. Così la lotta dei separatisti s’indebolisce".

Le vendette sommarie: un uomo di 70 anni ucciso con l'accusa di essere un "tagliatrecce"

In attesa di scoprire se tale interpretazione sia corretta, a seguito delle aggressioni sono iniziate vere e proprie campagne di giustizia sommaria: Abdul Salam Wani, un uomo di 70 anni ritenuto un "tagliatrecce" è stato circondato malmenato e ucciso con una mattonata in testa. Era del tutto innocente, come un ragazzo  che è stato massacrato di botte prima ancora di poter dimostrare la legittimità della visita alla sua ragazza. Persino un gruppo di turisti stranieri composto da 3 australiani, un irlandese, una sud-coreana e un inglese se l’è vista brutta arrivando in un villaggio alle 2 di notte dopo essersi persi. Uno di loro s’era messo a urlare per farsi aprire dal portiere di notte. In pochi secondi sono stati circondati da 1.000 paesani inferociti, prima dell’arrivo della polizia.

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