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India: gli rifiutano l’ambulanza e lo zio porta il cadavere della nipotina a casa in bici

La piccola, di età compresa tra i 7 e 9 mesi, sarebbe morta di dissenteria in un ospedale a 10 chilometri dal luogo di residenza della famiglia.
A cura di G. L.
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Lo zio di Poonam con il cadavere della nipotina in spalla
Lo zio di Poonam con il cadavere della nipotina in spalla

L’India è uno dei Paesi in via di sviluppo che sta crescendo a ritmi maggiori ma, con una popolazione di 1,3 miliardi di abitanti, sradicare la povertà è cosa tutt’altro che semplice. Per questo, affianco alla sua solida crescita economica permangono drastiche situazioni di disagio economico. È questo il caso che riguarda la storia di un uomo residente nell’Uttar Pradesh, Stato sito nell’India del nord, che ha dovuto trasportare il cadavere della nipotina in spalla per riportarla a casa e darle una cerimonia funebre appropriata.

Pagare la benzina per riavere la salma

La piccola Poonam, di età compresa tra i 7 e i 9 mesi, sarebbe morta lunedì 12 giugno in seguito ad un attacco di dissenteria nell’ospedale di Kaushambi, a 10 km da Majhanpur, il villaggio dove risiede la famiglia della bambina. Secondo le fonti locali, le autorità ospedaliere avrebbero chiesto allo zio, Brij Mohan, di pagare di tasca sua il carburante necessario a trasportare le spoglie in ambulanza, un costo insostenibile, considerato che la famiglia di Poonam sarebbe a stento riuscita a pagare le cure riservate alla bambina, ricoverata da sabato 10 giugno.

È stato allora che Brij ha deciso di salire in sella ad una bici presa in prestito e di pedalare verso casa con in spalla il corpo della nipotina avvolto in un lenzuolo. “Come avrei mai potuto pagare il costo del carburante? – ha dichiarato Brij Mohan – Abbiamo speso quei pochi soldi che avevamo per le cure”.

Ambulanze, bene di lusso in India

Non si tratta del primo caso in cui, a fronte di un’esigenza di trasporto medico, un ospedale indiano chiede ai diretti interessati di sostenere i costi del carburante. Il 20 maggio scorso, un uomo ha dovuto trasportare il la salma della moglie con una lettiga e soltanto dopo averlo visto in difficoltà il personale medico gli avrebbe fornito un ambulanza. Più simile al caso di Poonam quello di un carpentiere che ha dovuto trasportare il corpo del figlio 15enne sulle spalle dopo essersi visto negare l’autorizzazione al trasporto in ambulanza.

Dopo aver appreso la notizia dell’ennesimo caso di trasporto in ambulanza rifiutato, Manish Kumar Verma, magistrato distrettuale di Kaushambi, ha inviato un rapporto sull’accaduto al governo di Nuova Delhi. Il dottor Upadhyay, a capo distrettuale competente per l’ambito sanitario, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per individuare i responsabili, precisando, però, che il Governo non stanzia fondi destinati al carburante delle ambulanze e che i costi vengono sostenuti interamente dallo staff ospedaliero.

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